(Nome proprio)

(Nome proprio)

  • di Redazione
  • 26 Maggio 2020
  • (Parole tra parentesi)

Una riflessione ricca di amore per la vita e per chi non c’è più accompagna il racconto della nostra amica Monica Badas

Nome unico di una persona. Potrei fare tanti nomi Beatrice, Eleonora, Elena, Nadia, Roberta, Anna. Bellissimi, vero? Se però guardiamo a fondo dietro il nome c'è molto di più, ci sono storie. Storie di vita, di speranza, di sogni, di progetti, di assenze, di gioie, di lacrime, di voli. Sono nomi di grandi "persone" che la malattia ha portato via troppo presto. Oggi vorrei raccontarvi la storia di una giovane ragazza perché sento il dovere di darle "voce". Aveva appena 15 anni quando scoprì un tumore molto aggressivo che l'ha portata a trasferirsi a Firenze per potersi curare. Ha lasciato in Sardegna le sue amiche, la sua passione per lo sport, le trasferte la domenica per portare a casa i tre punti della partita, la scuola, le uscite il sabato sera e la pizza con gli amici, l’appuntamento al parco . È partita con la mamma e uno zaino pieno di speranza, di voglia di farcela, di forza e di positività. Voleva tornare quanto prima alla sua vita e ai suoi affetti: la sorella, la famiglia, gli amici. Ha affrontato il suo percorso con il sorriso, la battuta pronta, non si è mai abbandonata allo sconforto e ha sempre trovato il coraggio di andare avanti. Io non conoscevo "Bea" e lei non sapeva chi fossi. La seguivo a distanza, chiedevo di lei perché avevamo in comune l’ ambiente sportivo. Le nostre storie si sono intersecate a distanza negli stessi mesi. Lei mi è entrata nel cuore. Come faccio allora a sapere tante cose? Quando Bea ci ha lasciato mi sono promessa che avrei combattuto anche per lei. Ho conosciuto la mamma, una donna straordinaria che ogni giorno lotta per andare avanti nella vita pur sentendosi incompleta. Ci siamo viste un giorno per un caffè, ci siamo abbracciate, abbiamo pianto e ci siamo raccontate. Oggi è una cara amica e sono sicura che Bea ci abbia permesso di "incontrarci". Porto dentro al cuore le storie di Bea, di Ele e di tante altre amiche e cerco di godere della vita anche per loro .