Tumore del seno: una certificazione di qualità per le associazioni di volontariato

Tumore del seno: una certificazione di qualità per le associazioni di volontariato

  • di Redazione
  • 23 Aprile 2024
  • Italia ed estero

Il volontariato richiede competenze oggettive. Per questo motivo Europa Donna Italia (Edi), un movimento che rappresenta i diritti delle donne nella prevenzione e cura del tumore al seno, ha deciso di affidarsi agli esperti di Italcert per certificare un percorso di professionalizzazione delle associazioni di volontariato. Le prime tre realtà della rete di Edi che si sono sottoposte all’audit e hanno ricevuto l’attestazione di qualità dei servizi offerti sono Amiche per Mano di Bergamo, Serena a Palermo e Agata per il sostegno alle donne operate al seno di Foggia. "La certificazione rappresenta un passaggio importante che si inserisce nel solco di un lavoro profondo e capillare che svolgiamo per valorizzare le associazioni della nostra rete, il loro impegno negli ospedali a fianco delle donne con tumore del seno, e con i decisori istituzionali - dice Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia.

La certificazione si ottiene valutando le competenze dei volontari, la loro formazione, l’attività di assistenza rivolte alle donne e gli spazi messi a loro disposizione, la tutela della privacy e la trasparenza, anche economica, del proprio operato. "L’esito della valutazione delle associazioni certificate è stato notevole: hanno tutte raggiunto la soglia dell’eccellenza, che per noi corrisponde a un punteggio minimo dell’80%, spiega Roberto Cusolito, amministratore delegato di Italcert, Il lavoro svolto in questo percorso di certificazione è una testimonianza concreta di cosa significhi fornire evidenze oggettive e di qualità per dimostrare il proprio operato. Rappresentano un esempio degno di stima, non solo per il risultato del loro lavoro, ma anche per il modo in cui lo svolgono quotidianamente".

L'obiettivo è anche abbattere il concetto che il volontariato venga etichettato come mero e semplice passatempo, quasi sminuito ad un'attività con poca competenza, come spiega Paola Cornero, presidente di Amiche per mano: "Non è così: il volontariato richiede grandissima preparazione, una formazione continua, ed è necessario essere aiutati e supportati. Per esempio, facciamo noi stesse incontri regolari con una psiconcologa. Il nostro fine è creare servizi per i pazienti rispetto ai bisogni non soddisfatti dal servizio sanitario: per esempio offriamo consulenze con una nutrizionista, per evitare che vengano seguite mode e fake news sulla dieta che possono essere pericolose, e un servizio di estetica oncologica. Entrambi si svolgono all’interno del Day Hospital, mentre le pazienti si sottopongono alla chemioterapia, per trasformare il tempo della cura oncologica in tempo della cura per se stesse".
Avviare il percorso per la certificazione permette anche di raggiungere maggiore consapevolezza sulle potenzialità dell'associazione.

L'efficacia dell'operato delle associazioni è stato riconosciuto dal Ministero della Salute che prevede la presenza di un’associazione di volontariato nei centri multidisciplinari di senologia, chiamati Breast Unit, all’interno degli ospedali. Le Breast Unit hanno cambiato in modo considerevole la presa in carico delle pazienti: nel 2010 solo il 12% delle donne veniva curato in centri specializzati, mentre nel 2022, quasi l’80% delle pazienti è seguito nei reparti di senologia multidisciplinari. È stimato che la probabilità di guarire aumenta del 18% quando si viene curate all’interno di una Breast Unit. 
"L’attestazione di conformità - conclude D’Antona - è uno strumento prezioso per testimoniare la professionalità, la competenza e il valore delle associazioni di pazienti".