La condivisione

  • di Redazione
  • 7 Novembre 2018
  • Il Diario di Rosy ... Abbi cura di splendere

Ritorna l’appuntamento del mercoledì con "Il Diario di Rosy ... Abbi cura di splendere", la rubrica dalla nostra amica Rosalbina Gencarelli

Raccontare ogni settimana su un foglio di carta o digitale ciò che vivo nella quotidianità legata al cancro è molto più difficile di quanto si possa pensare. Forse perchè sarebbe molto più facile ascoltare l'anima rispetto a riportare le sue parole qui. Lo faccio per me: credo che la condivisione sia l'arma più utile per chi vive questo inferno, l'arma che ti porta a conoscere persone meravigliose con cui ti confidi parlando del tuo male. Scrivo per raccontare di un dolore che accomuna migliaia di persone, affinchè il silenzio che si ha nel profondo della propria anima faccia rumore e smuova qualcosa attraverso la ricerca e i fondi di chi può donare. E credo che testimoniare, pur essendo un minuscolo granellino possa fare la differenza. Io non sapevo nulla del male che mi ha colpito, nemmeno della sua sintomatologia, sono stata graziata forse dalla mia ipocondria. Non tutti vivono di paure ed è giusto così, ma la prevenzione può salvare così come la condivisione. Scrivo, come ho detto prima, per aiutare me stessa, chi legge, per lasciare un baratro di ciò che sono, ovvero quel piccolo puntino che sta portando la sua croce con umiltà, dolore e fatica. Io e le donne che hanno incontrato il tumore non siamo solo delle pazienti oncologiche, siamo degli esseri umani con sogni spezzati e una vita che si è riavvolta come un nastro di un film che (grazie a Dio) è ricominciato tale e quale a prima anche se il protagonista si è  cambiato. Quindi scrivo del mio film, di ciò che provo. Mi piace pensare che sono utile, che anche con le ginocchia un po' fracassate riesco a sorreggere il mio peso e attraverso il sorriso posso donare speranza a chi ne ha bisogno.