Il profumo dell'Amore

Il profumo dell'Amore

  • di Redazione
  • 12 Novembre 2018
  • I Mille Colori di Fausta

Ritorna il lunedì della nostra amica Fausta che ci regala un nuovo racconto per la rubrica "I mille colori di Fausta".

Siamo giunti a Novembre: fa ancora caldo sebbene il tempo poi cambi improvvisamente in pioggia. L’umidità dovuta ai piovaschi della notte, durata alcuni giorni, non incide minimamente sulla sensazione di gioia che regala la città avvolta di luce. Fortunatamente sono uscita relativamente presto dall'ospedale e ne ho approfittato per recarmi da un cartolaio, all'angolo di una viuzza di Cagliari, per rifornirmi di penne e di un diario. Non era necessario fare questa sosta - ho una scorta di quaderni regalatami da mia figlia Eva - ma curiosare tra libri, quaderni e penne proprio come quando insegnavo, mi ha sempre rilassato.

Sono passati sei anni dall'ultima volta che ho scritto e credevo che il tempo per comunicare le mie emozioni attraverso "la carta" fosse ormai finito ma la vita per me è sempre stata "imprevedibile"!

Quando ho iniziato a scrivere "per passione" e non per obbligo scolastico ero una giovane donna, con tanti sogni e fantasie, che si affacciava alla vita con la tipica curiosità di chi ha fiducia nel futuro e nelle sue possibilità. Poi sono arrivati gli impegni di lavoro e di famiglia e il comporre è diventato insegnare a scrivere per tanti minori. In età adulta, dopo la malattia, il digitare è una valvola di sfogo, un confrontarmi con me stessa e con gli altri che mi leggono: questi dialoghi "virtuali" mi fanno stare infinitamente meglio e pur con un modesto stato di salute mi sento piena di speranze e di grinta tutte le volte che leggo un commento perché è come parlare con delle amiche davanti ad una tazza di te. Si discorre, si ride ma si condividono anche pensieri "complessi". Diciamo la verità la malattia può interessare un medico ma … è sempre bene tenerla lontana sia nella mente, che durante la giornata per cui è difficile incontrare persone con le quali "dialogare" di "cose serie". Perciò grazie! Grazie per i "mi piace", i cuori, i pensieri ecc. perché questi "piccoli gesti" sono come le "coccole" che un bambino chiede quando, caduto a terra, sente il dolore …

Nonostante il tempo passi e risulti più facile "digitare" io continuo a scrivere con carta e penna un po’ per abitudine, un perché il pc mi stanca e così mia figlia Eva è diventata il "mio editor": il mio diario, senza la mia rewriter, sarebbe rimasto chiuso in un cassetto e senza la redazione di "Mai più sole" non avrei avuto la possibilità di condividere il mio vissuto con tante donne …(Grazie!). Ecco, perché dal cartolaio, ho pensato di fare incetta di carta e penne: ho tante cose da dire anche per il fatto che quando il fisico è stanco e/o qualche dolore si sente, l’unico modo per "uscire dalla situazione" è … scrivere! Ho tanto da confidare alle amiche di "Mai più sole" perché "oltre" il trattamento chemioterapico, oltre le ulteriori cure e controlli, so che tutto questo cesserà e pian piano spero di riprendere le mie forze e fare le cose per la piacevolezza e non per un'imposizione esterna. Ho chiamato questi giorni a venire "il tempo della rinascita" qualcuno direbbe che in questo modo io tento la provvidenza ma io ci credo, voglio crederci! Ci saranno altri eventi nel mio destino, lo sento, ed avere il mio quaderno per prenderne nota mi fa sentire meglio.

Avantìeri, alla diga, con una blusa parapioggia, ho camminato lungo gli argini, sotto il ponte. Sulla riva del lago artificiale si poteva notare qualche pescatore uno dei quali è stato così fortunato da issare al suo amo una grossa carpa. Come al solito osservavo l'ambiente intorno soffermandomi sulle piccole cose: i fiori, qualche mora, il terriccio umido, la brezzolina leggera e … poi l’incantesimo! Un intenso profumo di rose improvvisamente ci ha avvolti regalandoci una sensazione di pace mista a curiosità: io e Carlo abbiamo pensato di annusare i rami per cercare la provenienza del profumo. Era mia intenzione trovare la fonte di questo aroma meraviglioso in modo da raccoglierne qualche piccola gemma e portarla casa in modo che anche lì quell’essenza potesse regalarmi quella intensa e positiva emozione che solo "il bello e il buono" regala. Nonostante la mia minuziosa ricerca nessuna siepe, nessun fiore, emanava profumo di rosa eppure l'aria ne era satura come per lo spruzzo di un buon deodorante per ambienti. Qualcosa di insolito stava accadendo (lo percepivo) ma non capivo bene cosa! Poi ho ricordato di aver letto che padre Pio e la Madonna sogliono manifestarsi qualche volta attraverso un intenso profumo di rosa. Un'equazione facile facile: loro erano lì e stranamente quel giorno sono stata benissimo e piena di energia; sono tornata alla diga nei due giorni successivi al fine di ritrovare il profumo e con esso quella sensazione di benessere ma non c'era più, si era dissolto. Ci possono essere tante spiegazioni o forse nessuna ma io sognatrice e credente, voglio confidare che realmente padre Pio e la Madonnina quel giorno erano lì per me: in un giorno nel quale le tenebre stringevano i loro artigli sul mio cuore e il mio corpo Loro sono venuti per alleviare le mie pene, come a dire "credi e combatti!".

Con il ferro e con il fuoco si distruggono vite, con i profumi invece si evocano ricordi e reminiscenze bellissime: si dice che il neonato riconosca la mamma dal suo profumo quando ancora la vista e il tatto non gli permettono di conoscere il mondo.

Io sento che qualcosa è accaduto lì in quel posto solitario per me e per Carlo. Noi sentiamo che lì tutto l'amore del mondo è arrivato sotto forma di profumo intenso di rose per confortarci: tornerò ogni giorno al lago, in quel punto, perché anche se l’essenza di rosa ora non c'è più rimane la consapevolezza che Dio e le persone che mi hanno amato hanno creato una fragranza affinché io percepissi che esiste un amore infinito che si prende cura di noi e va oltre i limite della conoscenza attraverso i sensi.

Dio ha sempre avuto grande fantasia e a ciascuno si manifesta in forme diverse, conoscere i suoi misteri è impossibile ma ciascuno di noi è chiamato a credere che esiste un Dio che perdona tutto sempre e soltanto per amore e che quando noi siamo realmente disposti ad incontrarlo lui si manifesta così: con piccoli gesti …