RE-START Cancer Care e qualità della vita dopo il tumore al seno

RE-START Cancer Care e qualità della vita dopo il tumore al seno

  • di Redazione
  • 14 Marzo 2024
  • Italia ed estero

Si chiama RE-START Cancer Care, è il progetto promosso dalla Fondazione IncontraDonna che intende fornire un programma personalizzato di attività sportive e culturali gratuite rivolte alle pazienti oncologiche per migliorare la qualità della vita.
L’intento è rispondere ai bisogni specifici delle pazienti che stanno curando un tumore del seno o che sono in follow up e l’iniziativa "RE-START Cancer Care – il nuovo inizio dopo la diagnosi di cancro" vuole proprio stabilire un nuovo punto di partenza attraverso l’arte, lo sport e la promozione della cultura.

Il progetto ha come partner scientifici l’Azienda Ospedaliera-Università Policlinico Umberto I e l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, è inoltre patrocinato da Fondazione AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) e da Fondazione Sport City. È attivo per ora nei due ospedali romani, ma prevede di espandersi presto ad altri centri di cura in tutta la penisola. 

"La valutazione globale dei bisogni delle pazienti è ancora poco utilizzata nella pratica clinica oncologica - sottolinea Andrea Botticelli, Responsabile della Breast Unit del Policlinico Umberto I e Responsabile Scientifico del progetto RE-START Cancer Care - Tuttavia, è ormai necessaria e non più rinviabile un’implementazione in grado di prevedere un approccio personalizzato anche per quelle attività che si affiancano e completano le terapie cliniche. Nel contrasto del tumore mammario, così come per altre neoplasie, i trattamenti sono sempre più su misura del singolo paziente. Abbiamo a disposizione nuovi strumenti diagnostici che ci consentono una migliore selezione delle cure. Questo deve avvenire anche nell’individuazione dei bisogni delle donne e nella successiva proposta di attività ricreative. Alcune pazienti saranno più portate per le attività sportive, altre per il teatro, la scrittura o la danza".

Il progetto mette a disposizione corsi di tai chi chuan, canottaggio, teatro, scrittura espressiva, flamenco, pilates matwork e mindfulness/arte terapia, e si prevede di espandere la lista delle attività, in itinere, in base alle esigenze delle pazienti. Si tiene un incontro iniziale, in cui vengono valutate le esigenze di ogni partecipante, e viene elaborato un percorso multidisciplinare che risponda ai suoi bisogni specifici.

Spiega inoltre il professionista: "È noto e provato che oltre alle innovazioni farmacologiche e alla chirurgia, il tumore del seno, come tutte le patologie oncologiche, necessiti di una gestione più ampia: alimentazione, attività fisica, soddisfazione dei bisogni psico-sociali sono parte integrante della cura - ha spiegato Adriana Bonifacino, Presidente di Fondazione IncontraDonna - L’arte, la scrittura e lo sport sono in grado di ridurre l’ansia, la depressione e lo stress indotti dal cancro. I corsi rappresentano, inoltre, un’occasione per favorire la socialità e lo sviluppo delle proprie abilità".

Il progetto, inoltre, non è indirizzato unicamente alle pazienti, ma anche a chi affronta con loro, in prima persona, il percorso legato alla malattia, specifica Bonifacino: "Abbiamo deciso di lasciare ai caregiver un 20% dei posti disponibili per i sette corsi attivati. Se i casi complessivi in Italia sono più di 800mila significa che milioni di persone e di famiglie risultano coinvolte dalla patologia oncologica, e anche a loro deve essere offerta una possibilità di supporto psico-fisico".