Melanoma, cosa è la terapia TIL?

Melanoma, cosa è la terapia TIL?

  • di Redazione
  • 27 Febbraio 2024
  • Italia ed estero

La nuova frontiera dell’oncologia potrebbe chiamarsi TIL (Linfociti che infiltrano il tumore). Si tratta di un approccio che si studia fin dagli anni Novanta e che nell’ultimo decennio ha realizzato varie sperimentazioni su diversi tipi di tumori solidi.  E’ una vera e propria pietra miliare nel campo dell’oncologica moderna poiché è la prima volta che una terapia a base di cellule T viene approvata in clinica per un tumore solido. 

La Food and Drug Administration (FDA) ha appena approvato, con procedura accelerata, la prima terapia cellulare TIL, lifileucel, che potrà essere usata nei pazienti con melanoma metastatico resistente agli altri trattamenti. Non solo, nei prossimi mesi partirà un nuovo studio su questa nuova terapia che coinvolgerà anche i pazienti italiani.

"La terapia cellulare TIL è un tipo di immunoterapia, studiata già oltre 20 anni fa da Steve Rosenberg, il pioniere delle terapie CAR-T - spiega Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione "G. Pascale" di Napoli - È quella che io definisco ‘immunoterapia 4.0’: abbiamo infatti cominciato con i farmaci inibitori dei checkpoint immunitari che usiamo ormai da oltre 10 anni, poi sono arrivate le terapie cellulari CAR-T per alcuni tumori del sangue, più recentemente i vaccini a mRNA (attualmente in fase di sperimentazione, ndr) e ora stanno arrivando le TIL".

Ma in cosa consiste, esattamente, la terapia cellulare Til?  consiste nell’asportare una parte della massa tumorale, separarne i linfociti T e metterli in coltura in laboratorio per farli ‘moltiplicare’, grazie all’utilizzo di un’interleuchina. In questo modo si possono ottenere miliardi di cellule TIL capaci di riconoscere il tumore, un procedimento che richiede dalle 4 alle 6 settimane di tempo. "A quel punto - spiega Ascierto - le TIL vengono reinfuse nel malato, a cui nel frattempo è stata fatta una linfodeplezione, ossia sono stati eliminati tutti gli altri linfociti. Si fa quindi in modo che le TIL prendano il loro posto, nella speranza che migliorino il controllo della malattia. 

L’approvazione di lifileucel negli Usa si è basata su uno studio clinico di fase 2 guidato dal Moffitt Cancer Center (in Florida, Usa). I risultati hanno mostrato una risposta positiva nel 36% dei pazienti con melanoma metastatico pesantemente pretrattati, e nel 41% di questi la risposta si è protratta per oltre 18 mesi. "Sono dati importanti, che oggi danno speranza a chi è ricaduto o non ha avuto beneficio dagli altri trattamenti - commenta Ascierto - Per questi pazienti, conclude, presso l’Istituto dei Tumori Pascale di Napoli partirà entro il 2024 lo studio clinico di fase 3 su lifileucel, per valutare la sicurezza e l'efficacia della terapia in combinazione con pembrolizumab, inibitore del checkpoint immunitario PD1/PD-L1, comparata con il trattamento con il solo pembrolizumab".