L'importanza degli effetti psicologici causati dal tumore ovarico

L'importanza degli effetti psicologici causati dal tumore ovarico

  • di Redazione
  • 16 Luglio 2018
  • Italia ed estero

Gli effetti psicologici causati dal tumore ovarico sono un elemento importantissimo e che non va trascurato durante il percorso oncologico di ciascuna paziente. Ad affermarlo è il progetto Our Way Forward che intende invogliare le donne e le persone ad esse vicine a parlare della propria patologia con maggior naturalezza.

Il   carcinoma ovarico è  il tumore ginecologico più  grave e complesso, ne soffrono duecentomila donne nel mondo e cinquantamila in Italia. Il cosiddetto killer silenzioso ha dei sintomi scarsamente riconoscibili e, per questo è davvero difficile avere una diagnosi precoce. Capita, infatti, che nel 70% dei casi venga riconosciuto quando è ad uno stadio, purtroppo, avanzato.

Il 79% delle pazienti trova difficile e imbarazzante raccontare al proprio medico curante le difficoltà psicologiche causate da tale neoplasia Le emozioni più ricorrenti e spesso taciute sono la rabbia e la frustrazione che si accompagnano alla tardività della diagnosi,  il tema della fertilità e del rapporto di coppia e, in testa a tutti, la ricaduta nella malattia. La recidiva è la fonte principale di preoccupazione ma dagli studi emerge che il 53% delle pazienti non riceve informazioni sufficienti sui sintomi della recidiva e che il 63% del personale infermieristico dichiara di non avere tempo sufficiente da dedicare a questo argomento.

Inoltre il 60% delle donne con recidiva dichiara di non essere in grado di fare ciò che avrebbero voluto e il 66% delle stesse pazienti afferma di avere problemi di concentrazione.

Un importante aspetto psicologico riguarda anche le opzioni terapeutiche per la recidiva di cui  le pazienti vorrebbero conoscere meglio il vantaggio rispetto all’impatto sulla qualità di vita. Un argomento spesso trascurato o poco  comunicato dal team di cura. A tale proposito lo studio ha messo in evidenza che l’86% delle pazienti si dichiara disponibile a testare un farmaco che privilegi la qualità della vita rispetto alla durata.

Questi dati emergono da una rassegna di sessantacinque lavori pubblicati tra il 2003 e il 2018 nella letteratura scientifica internazionale, rassegna sui bisogni di cura delle donne affette da tumore ovarico condotta da Tesaro, azienda biofarmaceutica che si occupa di oncologia,  nell’ambito del progetto Our Way Forward. Tale iniziativa è stata lanciata nel giugno 2017 e si rivolge alle pazienti con tumore ovarico, ai loro familiari e al personale sanitario. Lo scopo è migliorare la comunicazione su tale neoplasia affinchè gli attori coinvolti nel percorso oncologico rivedano con naturalezza il proprio modo di parlare del tumore ovarico e si trovino approcci condivisi alle sfide fisiche ed emotive legate a tale patologia