Voce del verbo sperare

Voce del verbo sperare

  • di Redazione
  • 15 Febbraio 2018
  • Il peso della determinazione

Ritorna l’appuntamento del giovedì con la rubrica curata dalla nostra Sonia Aresu

Anche quell' anno fantastico volgeva al termine, ero nel bel mezzo di una nuova vita,  fresca di laurea, a fianco al mio grande amore, nel nostro dolce nido e convinta di avere il mondo in pugno. La testa piena di progetti, progetti che dovetti abbandonare tra cui quello di creare una famiglia. In tutto ciò,  vivevo in uno stato di agitazione immotivato. Il mio corpo cercava di mandare messaggi per comunicare che c' era qualcosa che non andava. Il tumore si è beffato di me per lungo tempo, giocando a nascondino durante i vari esami. Mi dissero pure : "Stia tranquilla, l' abbiamo rivoltata come un calzino ed escludiamo ogni tipo di tumore". All' epoca avevo trentatre anni e ricordo il pensiero impaurito di non riuscire a compierne trentaquattro. Misto alla paura mi ha sempre accompagnato il sorriso di chi anche se sofferente vuole vivere. Immaginate di amare immensamente la vita ed avere una mano fredda sulla spalla che vi ricorda ogni istante che lui c'è. Quella mano sono riuscita ad allontanarla con la forza della sopravvivenza, ho toccato il fondo, ho alzato lo sguardo ed ho visto la luce della speranza. È lei che mi ha teso una corda ed è con lei che ho risalito la china.