Tumori femminili e sport: un calcio al cancro. Nutrizione e sport alla base di una vita sana

Tumori femminili e sport: un calcio al cancro. Nutrizione e sport alla base di una vita sana

  • di Redazione
  • 7 Maggio 2022
  • Sardegna

La nutrizione e lo sport sono alla base per condurre una vita sana ed evitare il sovrappeso prevenendo in questo modo i tumori. Questo è stato il tema portante della sesta edizione dell’evento "Tumori femminili e sport: un calcio al cancro" che si è tenuta presso l’Aula consiliare del Comune di Cagliari.

L’evento, moderato da Daniela Cadeddu, è stato organizzato dall’associazione Mai Più Sole contro il Tumore e Fondazione Taccia, con la collaborazione di Fidapa BPW sezione Cagliari, il patrocinio del Comune di Cagliari, del Cagliari Calcio, di Cittadinanzattiva, di SIPO (Società Italiana Psiconcologia) regione Sardegna, di Karalis Pink Team Daniela Secchi e Passu Passu.

"Era importante che un evento simile venisse istituzionalizzato perché è fondamentale a livello comunale e regionale per il sociale", ha dichiarato Edoardo Tocco, Presidente del Consiglio del Comune di Cagliari all’apertura del convegno con i saluti istituzionali, portando anche quelli del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu.

"Domani 8 maggio si terrà la Giornata Mondiale sul tumore ovarico e come ogni anno la commemoriamo con questo evento. Noi abbiamo cominciato proprio così, Mai più sole contro il tumore ovarico, per far sentire la voce di quelle donne che si sono trovate sole e senza informazioni quando sono state colpite dal killer silenzioso", ha commentato Albachiara Bergamini, Presidente dell’associazione e della Fidapa BPW Sezione di Cagliari.

Dopo i saluti istituzionali, le relazioni scientifiche degli esperti si sono alternate alle testimonianze delle pazienti, con i professionisti del settore che hanno messo in risalto la grande importanza dell’agire sull’alimentazione e sull’implementazione dell’attività fisica.

"Il 40% di tutti i tumori sono prevenibili adottando dei corretti stili di vita. In Italia si registrano 150.000 nuovi casi in meno di tumore all'anno. L’attività fisica è fondamentale per la prevenzione ma il 34% della popolazione italiana è sedentaria", ha dichiarato il Dottor Daniele Farci, Direttore dell’Unità di Medicina e Oncologia della Nuova Casa di Cura di Decimomannu, Coordinatore Aiom Sardegna e consigliere nazionale Aiom, oltre che Consigliere Lilt Cagliari e Consigliere Ordine dei Medici di Cagliari, che ha presentato la relazione dal titolo "Stili di vita e tumori".

"La nutrizione è fondamentale in tutto l’arco della malattia neoplastica e va di pari passo con l’attività fisica e con le misure della riabilitazione in un’ottica globale della cura del paziente oncologico. Esistono tutta una serie di fattori di rischio che sono prevenibili attraverso la modifica dello stile di vita", ha ribadito la professoressa Clelia Madeddu, oncologa dell’Ospedale Policlinico Duilio Casula di Monserrato e professoressa associata dell’Università degli Studi di Cagliari con la relazione dal titolo "L’alimentazione come integrazione all’attività fisica nella prevenzione e nella terapia dei tumori".

Dopo le prime due relazioni sono intervenute anche le pazienti che hanno raccontato la loro esperienza di vita. "Il rossetto di Simona, la forza di Serena, la passione di Albachiara e le risate di Valentina mi hanno dato la forza di raccontarmi. La malattia ci piega ma se siamo insieme fa sì che non ci spezziamo", ha raccontato una commossa Nicoletta Brucchietti durante la sua testimonianza che ha rimarcato coì l’importanza del gioco di squadra che fa la differenza.

"La prescrizione dell’esercizio fisico prescinde dalla riabilitazione, è qualcosa che la implementa e fa bene a tutti. Bisogna distinguere tra esercizio fisico, attività fisica e sport e per il discorso tumori fa bene tutto", ha confermato il Dottor Marco Scorcu, Responsabile Medicina dello Sport ASSL Cagliari, Ospedale San Giovanni di Dio e Responsabile sanitario del Cagliari Calcio che ha presentato la relazione "Esercizio fisico nella prevenzione dei tumori femminili: quale, quando e quanto".

Dopo il suo intervento, il Dottor Scorcu ha consegnato alla presidente dell’associazione Albachiara Bergamini la maglia del Cagliari Calcio numero 10 autografata da tutti i giocatori.

Sempre in ambito sportivo è intervenuto Michele Marongiu, di Acentro per il sociale, che ha presentato il progetto "Marocco Expedition: Women challenge", "un bellissimo viaggio in bicicletta di quattro donne che dopo aver sfidato e vinto il tumore hanno deciso di affrontare una sfida vera che vuol trasmettere tanta forza a tutte le donne che si approcciano alla malattia per dimostrare che l’impossibile può essere possibile".

E una delle partecipanti a questa bellissima iniziativa non poteva non essere Daniela Tocco, Insegnante di educazione fisica, allenatore e formatore sportivo, personal e Mental coach e presidente dell’associazione Passu Passu oltre che cara amica di Mai più sole, che ha presentato la relazione dal titolo "Dalla teoria alla realtà: il ruolo dell’attività motoria per il benessere dopo la malattia". "E’ inutile lamentarsi e dire continuamente di star male, la vita è adesso e bisogna coglierla, va affrontata come nello sport, ci si prepara, si fatica, doccia e poi si riparte!", ha ricordato.

"In ambito senologico, il miglioramento in termini di qualità di vita è stata la ricostruzione per ogni singola paziente oltre alla conservazione dei muscoli pettorali che permette una miglior ripresa per la paziente anche in vista della futura attività motoria", ha indicato il Dottor Massimo Dessena, Chirurgo senologo Policlinico Duilio Casula di Monserrato e coordinatore Regionale SIC con la relazione dal titolo "Riduzione dell’aggressività chirurgica e migliore qualità di vita".

"La velocità con cui sono stata operata rispetto alla diagnosi di tumore ovarico è stata fondamentale come lo è stato il gioco di squadra tra i sanitari e soprattutto l’affetto della mia famiglia" ha ricordato durante la sua testimonianza una serena Marilena Serra parlando di come ha affrontato con tranquillità il percorso della malattia.

In chiusura si è parlato dell’importanza e della tempestività della riabilitazione fisica delle pazienti. "E’ fondamentale l’approccio riabilitativo precoce perché stimolare la parte colpita aiuta a rigenerare le fibre nervose e aiuta a superare più velocemente i fastidi e i dolori, in alcuni casi anche facendoli scomparire direttamente. L’obiettivo del fisioterapista è quello di mantenere la funzionalità dell’arto insegnando alla paziente nel post-operatoio a mantenere una corretta postura", ha affermato Barbara Pintus, Operatore specializzato in linfodrenaggio metodo vodder, terapista della riabilitazione Centro CDR Cagliari con la relazione dal titolo "Il ruolo del fisioterapista nel percorso riabilitativo delle pazienti mastectomizzate".

"Il pilates è uno stile di vita, un modo di conoscere il nostro corpo e avere una consapevolezza nuova. Dopo un tumore è un modo per controllare il respiro e riconoscere e sentire un corpo nuovo, facendo sentire le pazienti nuovamente a loro agio" ha ricordato Samuela Cau con la collega Nicoletta Segni, insegnanti di pilates con la relazione dal titolo "Riequilibrio posturale con il metodo pilates dopo il tumore al seno".

"Quando si parla della riabilitazione dopo il tumore al seno noi siamo in prima linea, ci occupiamo di sport ma soprattutto condividiamo esperienze e ci divertiamo in compagnia", ha concluso la Dottoressa Maria Felicina Atzeri, psiconcologa e componente del direttivo delle Karalis Pink Team Daniela Secchi, ribadendo che il gioco di squadra fa la differenza, come la grande sinergia tra le associazioni, che da sempre contraddistingue questo evento.