La medicina narrativa e l’importanza della comunicazione della diagnosi

La medicina narrativa e l’importanza della comunicazione della diagnosi

  • di Redazione
  • 6 Aprile 2017
  • Sardegna

La medicina narrativa è una metodologia d’intervento clinico-assistenziale che considera la narrazione come uno strumento fondamentale di acquisizione e comprensione della pluralità di prospettive che intervengono nell’evento-malattia, finalizzata a un’adeguata rilevazione della storia della malattia che consenta la definizione e la realizzazione di un percorso di cura efficace, appropriato e condiviso.

Questo argomento è stato alla base dell’incontro dal titolo "Digital journalism, storytelling e medicina narrativa. Nuove sfide per giornalisti, operatori sanitari e pazienti" organizzato dall'Ordine dei giornalisti della Sardegna che si è tenuto alla Cittadella Universitaria di Monserrato.

Dopo l’introduzione di Francesco Birocchi, presidente dell'Ordine dei giornalisti della Sardegna, è intervenuto Alessandro Lovari, Università degli Studi di Sassari, con un’analisi sui nuovi metodi di comunicazione e informazione. "Sono sempre più i giovani, nella fascia dai 14 ai 29 anni, che si informano tramite i social network. Il 73% dei ragazzi vede le notizie su Facebook, Twitter e Instagram, un dato che ci fa capire come sia importante raccontare delle storie per appassionare e coinvolgere il lettore".

Il giornalismo narrativo multimediale o digital storytelling sta diventando una costante nell’offerta delle testate online. Il successo di questa disciplina è determinato dal fatto che il racconto è una forma di comunicazione naturale e intuitiva, capace di coinvolgere le persone. Fare storytelling significa utilizzare la narrazione per informare, emozionare, coinvolgere e incuriosire il pubblico, comunicando strategicamente contenuti creati su misura.

In questo filone si è inserito i progetto "Fattore K", campagna di sensibilizzazione sulla giusta comunicazione in Oncologia con i racconti delle storie delle donne riportati sui siti di Sardegna medicina e Fattore K. Maria Dolores Palmas, infermiera dell'Oncologia medica dell'ospedale Businco di Cagliari, ha ricordato quanto il giornalismo narrativo sia terapeutico. 

"Bisogna tirare fuori il dolore, esibire le ferite che il cancro ha inciso sulla pelle e sull'anima senza paura, senza vergogna, questo ha un immenso valore per l'accettazione della malattia e l'aderenza alla cura. Esternare la sofferenza infatti può essere utile per osservare la propria situazione dall’esterno e da una nuova prospettiva, che forse può rendere più semplice affrontarla. La medicina narrativa è un approccio che arricchisce l’atto medico grazie ai racconti dei pazienti, dei medici, degli infermieri e di quanti operano nel pianeta salute".

L'applicazione della narrazione in ambito sanitario, si sta rivelando una risorsa importante non solo per comprendere il vissuto delle persone che affrontano un percorso di cura, ma anche per individuare gli spazi di intervento per il miglioramento dell’organizzazione sanitaria.

La medicina narrativa è già diffusa da alcuni anni anche in Italia e si concentra sul ruolo relazionale e terapeutico del racconto dell’esperienza da parte del paziente, e nella condivisione della stessa attraverso la narrazione, con il medico che lo cura come spiegato da Eleonora Cocco, neurologa, professore associato dell'Università degli studi di Cagliari e direttore del Centro Sclerosi multipla dell’Ospedale Binaghi e Alberto Caocci, antropologo dell'Università degli studi di Cagliari.