In Sardegna manca la rete oncologica per le vaccinazioni e le dosi vanno a rilento

In Sardegna manca la rete oncologica per le vaccinazioni e le dosi vanno a rilento

  • di Redazione
  • 23 Aprile 2021
  • Sardegna

La Sardegna sta pagando a caro prezzo la mancanza di organizzazione per la campagna vaccinale che coinvolga i pazienti oncologici. La denuncia è stata lanciata nel corso del webinar della Rete ROPI (Rete Oncologica Pazienti Italia).

"La vaccinazione contro il virus SARS-COV2 è stata attivata anche in Sardegna. La Sardegna però paga un prezzo più alto di altre regioni perché qui non è mai stata attivata la Rete Oncologica Regionale, pur istituita con decreto regionale e mai resa operativa", ha dichiarato Daniele Farci, responsabile della UO Medicina e Servizio di Oncologia Medica della Nuova casa di Cura di Decimomannu e coordinatore AIOM Sardegna.

"Nella regione con la più bassa densità di popolazione con gravi problemi nei trasporti e nella viabilità, con tante importanti carenze nell'organizzazione sanitaria, l'attivazione della Rete consentirebbe di migliorare capillarmente la qualità dell'assistenza ai pazienti, permetterebbe di rendere funzionale la medicina territoriale e il rapporto con i medici di Medicina Generale, ridurrebbe i viaggi della speranza verso il 'Continente'", ha spiegato Farci.

"La disponibilità da parte degli oncologi e di tutti gli altri è ben nota. Manca solo un atto decisionale che, mediante l'istituzione di un ristretto tavolo di lavoro, con licenza di agire, può portare alla rapida attivazione della Rete. Allo stato i pazienti oncologici stanno ricevendo la prima dose di vaccino. Speriamo di poter procedere velocemente e terminare entro maggio tutto il percorso vaccinale", ha concluso Farci.

Dei centomila morti per Covid in Italia circa il 16% sono persone con una storia di tumore e secondo gli esperti la rete potrebbe essere molto utile.