AIOM lancia il progetto screening "Io combatto il cancro"

AIOM lancia il progetto screening "Io combatto il cancro"

  • di Redazione
  • 29 Maggio 2017
  • Sardegna

Il progetto screening Io combatto il cancro, realizzato e promosso dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), ha come scopo quello di sensibilizzare i sardi incentivando l’adesione a visite specialistiche per prevenire forme di cancro come quello del seno, colon-retto e cervice uterina.

"Come altre Regioni del Sud anche la Sardegna non raggiunge l'obiettivo di adesione agli screening. Sull’Isola, infatti, l’adesione a mammografia, Pap Test e ricerca del sangue occulto nelle feci è inferiore al 60%, ritenuta la soglia minima per uno screening di efficacia", ha affermato la dott.ssa Maria Teresa Ionta, Cordinatore Nazionale del Progetto Screening dell'AIOM. Con una serie di iniziative gli specialisti dell’AIOM cercheranno di incentivare la prevenzione con questo progetto pilota che partirà dalla Sardegna per poi estendersi in tutta Italia.

Il progetto, patrocinato dall’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dall’Assistenza Sociale RAS, dalla Azienda per la Tutela della Salute RAS (ATS), dagli Ordini provinciali dei Medici e degli Odontoiatri, da Federfarma Sardegna e dai Comuni di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari, è stato presentato giovedì 25 maggio presso la sala della Mediateca del Mediterraneo (MEM) e verrà diffuso capillarmente su tutto il territorio sardo attraverso una campagna di informazione e sensibilizzazione che si avvarrà di una componente cartacea e di una componente audio-visiva.

L’obiettivo è aumentare il livello di informazione e consapevolezza della popolazione sull’importanza di questi esami. Il progetto durerà due anni e si articolerà attraverso la diffusione di poster e altro materiale divulgativo negli spazi pubblici, la realizzazione di spot audio-visivi trasmessi dalle radio, TV e cinema locali e trasporti pubblici, attività nelle scuole e sui social media.

Troppi sardi non sono informati su esami in grado di diagnosticare precocemente alcune forme di tumore. Meno del 50% della popolazione dell’Isola dichiara di conoscere i programmi di screening istituzionali regionali. Sono solo il 41% delle donne d’età dai 50-69 anni quelle che eseguono regolarmente la mammografia e appena il 38%, di quelle dai 25 ai 64 anni, si sottopone al Pap-test. Per la ricerca del sangue occulto nelle feci, previsto per tutte le persone dai 50-69 anni, l’adesione è ancora più bassa con il 36%.

Il progetto Io Combatto il Cancro gode, inoltre, della collaborazione della Federazione Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO), dell’Associazione Sarda di Prevenzione, Assistenza Oncologica (A.S.P.A.O. ONLUS) e di numerose istituzioni quali Banco di Sardegna, Fondazione di Sardegna, PosteItaliane e Aziende Regionali Trasporti. Gli screening sono una componente fondamentale della sanità pubblica in Italia e sono inseriti nei Livelli Essenziali di Assistenza. Sono efficaci contro il cancro della mammella, della cervice uterina e del colon-retto. Si tratta di tre neoplasie particolarmente diffuse che ogni anno fanno registrare oltre 3.250 nuovi casi solo sulla nostra Isola.

"Promuovere a 360° la prevenzione dei tumori è uno dei principali obiettivi della nostra Società Scientifica. Per questo da molti anni siamo attivi su tutto il territorio nazionale con progetti rivolti a tutte le fasce d’età della popolazione. Gli esami di screening sono, come i vaccini, dei presidi sanitari salvavita che rispecchiano il principio universalista del nostro sistema sanitario nazionale. Vanno quindi difesi da accuse strampalate senza nessuna base scientifica e incentivati il più possibile. Quando la malattia viene diagnosticata in fase precoce la mortalità da cancro si riduce del 40% e un’alta percentuale di persone guarisce. Questo può avvenire anche grazie ad una regolare e costante partecipazione a test come la mammografia. Io Combatto il Cancro è un progetto che auspichiamo venga esportato in altre Regioni d'Italia che presentato lo stesso problema della Sardegna", ha commentato il prof. Carmine Pinto, Presidente Nazionale dell’AIOM.

"Abbiamo deciso di coinvolgere nella campagna anche i giovani. Sono loro infatti la popolazione target per gli screening di domani ed è fondamentale metterli in guardia il prima possibile contro le patologie tumorali. Questa regola deve valere anche per la prevenzione primaria. Proprio in Sardegna il 25% degli under 15 fuma già regolarmente. Si tratta di un dato superiore alla media nazionale che si attesta al 19%. Non è mai troppo presto per insegnare gli stili di vita sani", ha concluso Pinto.