Un compleanno infuocato

Un compleanno infuocato

  • di Redazione
  • 9 Aprile 2019
  • Rita, poesie e non solo

Ritorna l’emozionante appuntamento del martedì con la rubrica "Rita poesie e non solo" curata dalla nostra magica amica Rita Meleddu.


Si stava avvicinando il giorno del mio compleanno, già facevo progetti per festeggiare alla grande (non è vero), quando è successo qualcosa che ha mandato tutto all'aria. Circa 6/7 giorni fa, improvvisi, compaiono terribili dolori che interessano tutto il braccio destro, fino alla mano, la spalla destra, l' ascella e si irradiano fino alla cervicale. Anzi non si capisce se partono dalla cervicale e vadano a interessare braccio, spalla e ascella. È un dolore molto violento e intenso. Ho avuto molto spesso episodi di spasmo acuto, e ogni volta mi è sembrato più violento delle volte precedenti, ma davvero questo è tremendo. Cerco di fare memoria per capire a cosa possa essere dovuto, magari ho messo male il braccio mentre dormivo, oppure si tratta di uno strappo a causa di un movimento sbagliato, ma non ricordo nulla, magari è un dolore muscolare insorto così. Fatto sta che, non solo non scompare, ma aumenta sensibilmente e a nulla servono Tachipirina e cortisone.  Non posso assumere antinfiammatori per via dei reni malconci e devo ripiegare sulla Tachipirina. Il dolore è talvolta fisso, talvolta cessa pochissimo, mi dà un po' di tregua, poi torna a ondate e con una sensazione di calore soprattutto al braccio. È veramente brutto, sembra che abbia un coltello infilato nel braccio che però cammina, su e giù, su e giù, oppure che qualcuno mi tiri il braccio con tutta la forza di cui è capace. Poi è bruciante, come quando ci si scotta. Comincio a fare supposizioni su cosa può essere ma non vengo a capo di nulla, l' essere insorto violento e improvviso fa pensare a una colica, però il male che procura la colica è molto forte ma diverso, lo so perché ho provato pure quello, e poi non ho mai sentito di una colica al braccio. Sarà un' ernia che anche quello lo so per esperienza provoca un dolore fortissimo, o sarà una metastasi? Tutto conduce a una metastasi, l' ho avuta anni fa a livello di 2 vertebre dorsali e ricordo che il dolore esordì come questa volta, improvviso e violentissimo. Comunque decido di vedere come evolve la situazione, magari non ha a che fare con metastasi o passerà così com' è venuto.  Non è la prima volta che mi capita. Lascio passare un giorno, a me non piace rompere le scatole a nessuno e cerco di pazientare. Il giorno dopo però inizio a usare uno spray nasale inalante, che mi avevano dato in terapia del dolore, da utilizzare in caso di epidodio di dolore acuto. Ce l' ho da un bel po' di mesi ma per fortuna non ho mai avuto bisogno di usarlo. Questo non vuol dire che io in tanti mesi non abbia mai avuto episodi di dolore anche molto forte, ma per mia fortuna sono sempre riuscita a spegnerli con la Tachipirina. Adopero dunque per la prima volta lo spray nasale e come per magia dopo un po' il dolore scompare o comunque diminuisce molto. Mi sento rinascere, ma so bene che lo spray non è curativo ma serve solo a sedare il dolore che infatti dopo qualche ora ricompare più violento di prima, o forse questa è la mia sensazione. Ma ho lo spray a disposizione e così vado avanti tutta la giornata, alternando momenti buoni ad altri meno buoni. La notte mi preparo per andare a dormire, tolgo la maglia e solo sul braccio destro noto delle piccole macchioline rosse, sono veramente poche, circa una ventina e non sono infiammate. A questo punto penso che siano state causate dallo spray.  Era la prima volta che ne facevo uso e poteva darsi che questo rossore fosse un effetto collaterale dello spray. Decido quindi di recarmi il giorno dopo in ospedale, in terapia del dolore dove sono già in cura, mi sapranno dire qualcosa. Intanto il dolore è sempre più violento, insopportabile e il braccio destro sembra insensibile. Non riesco neppure a fare movimenti semplici come allacciarmi o togliermi gli abiti. Anche la mano sembra avere meno presa e intanto il dolore continua, anzi cresce sempre più martellante. Giovedì finalmente sono arrivata in ospedale, credevo di dover attendere a lungo, perché c'erano molti pazienti in attesa di essere visitati e naturalmente tutti non erano al meglio delle condizioni, invece, fortunatamente mi hanno ricevuto subito, la dottoressa era la stessa che mi aveva vista una quindicina di giorni prima e che almeno a livello di sedazione del dolore, mi aveva trovato bene, stava addirittura pensando di ridurmi la terapia; ma poi ha lasciato le cose come stavano. Se ne riparlerà alla prossima tac, vediamo cosa dice poi si vedrà. È stupita naturalmente ma lei lo sa meglio di me quanto improvviso possa nascere il dolore. Mi fa tante domande per cercare di venirne a capo. Fa tante ipotesi, "Può essere questo, può essere quello..." , ma stava già pensando ad aggiustare la terapia del dolore che faccio di solito, quando improvvisamente mi dice : "Mi faccia vedere il braccio " ( le avevo detto del rossore), a questo punto esclama: "Questo è il fuoco di Sant'Antonio". Io sono rimasta basita. Tutto mi aspettavo, tranne che fosse l'Herpes zoster, questo il nome scientifico. Tra l'altro è stata bravissima a riconoscerlo perché l'eritema era rimasto uguale.  Pochissima roba insomma e non tutti sono capaci di riconoscerlo con così pochi elementi di valutazione. Allora mi spedisce subito dermatologia dove si conferma la diagnosi e mi viene prescritta la terapia antivirale e una pomata. Tra l'altro pur essendo io dolorante, il dermatologo mi ha strappato una risata, perché mi ha detto : "Nosu in sardu narausu esti su fogh' e sant'Antoni, cioè, "noi in sardo diciamo che è il fuoco di Sant'Antonio ", e mi dice ancora: "Lei non è sarda" e : "Come no, non ha visto il mio cognome, Meleddu?" E ho pensato tra di me: "tipico cognome anglosassone" Comunque, ho potuto iniziare subito la cura, i primi due giorni i dolori sono rimasti invariati, anzi si è aggiunta anche la febbre per colmare la misura, poi hanno preso a scendere, ma il braccio mi preouccupa, è come se fosse staccato dal corpo, sento dolore e allo stesso tempo indolenzimento. Spero che sia un effetto provvisorio dell' Herpes, perché comunque interessa i nervi e provoca questi effetti. Ricordo che il virus del fuoco di Sant'Antonio appartiene allo stesso gruppo di quello della varicella, e che l'Herpes zoster non si prende se non si è passata la varicella. Tra la varicella e l' Herpes prima che questo si manifesti, possono passare tanti anni, addirittura decenni, ma non necessariamente chi passa la varicella, passerà poi il fuoco di Sant'Antonio. Io ho avuto la varicella a novembre del 2017 e mi dissero che sicuramente l'avevo presa a causa delle mie scarsissime difese immunitarie, lo stesso è successo stavolta, sappiamo bene che i virus approfittano degli stati di debolezza, ed è vero quello che mi ha detto il dermatologo, e cioè che ho le ruote sgonfie. Mio marito invece mi dice che lo faccio apposta ad ammalarmi continuamente, e che le voglio provare tutte. Io invece sto arrivando a un punto di non tolleranza, ne ho passate troppe "Basta, sono stufa, mi voglio dimettere da paziente tumorale!"