Silvia diventa Rita

Silvia diventa Rita

  • di Redazione
  • 17 Dicembre 2019
  • Rita, poesie e non solo

Appuntamento speciale per la rubrica della nostra cara Rita Meleddu che racconta l'emozione del Charity Gala durante la lettura del monologo a lei dedicato

Sabato si è tenuto al Convento San Giuseppe l'evento "La bellezza oltre - Charity Gala", la festa di fine anno organizzata dalla Fondazione Taccia econ il progetto Mai più sole. Le protagoniste erano le pazienti oncologiche e non, che hanno raccontato quanta bellezza c'è oltre il cancro. Non è certo facile per chi lo vive ancora, cercare il bello, in una situazione così pesante, ma se si cerca a fondo si trova. Il Charity Gala è stato condotto benissimo da Matteo Bruni, e come tutte le feste che si rispettino, è stato tutto un susseguirsi di esibizioni di cantanti, balli africani, (le ragazze di Mai più sole), hanno seguito tra le altre cose anche un corso di Afrodanza, di comici, a partire dal duo "Le Lucide" fino ad arrivare a Massimiliano Medda dei Lapola.

C'è stata la presentazione della rubrica di cucina "Cucina che ti passa", condotta da Sonia Aresu, un'asta di beneficenza di opere concesse da due orafi e da una pittrice, la lotteria di beneficenza e tanto altro. L'inizio della serata è stato contrassegnato dalla presentazione del calendario 2020, "Bellezza collaterale", volti e storie di donne oltre la malattia raccontati dagli scatti della fotografa Maria Carmela Folchetti. La presentazione del calendario è stata particolarmente emozionante, gli scatti, i volti, raccontano storie di grande sofferenza ma anche di rinascita. Le foto, bellissime, raccontano storie di chi purtroppo non c'è più, di chi vive ancora la malattia, di chi è uscita dalla malattia e si conclude con la foto stupenda di Valentina Ligas che stringe a sé la piccola Ginevra, nata dopo che anche Valentina ha passato e però superato l'esperienza di un cancro al seno. Questo calendario è un inno alla vita, ma cosa più importante, aldilà di come vadano a finire le storie di queste donne, è la dimostrazione che anche dopo una diagnosi di cancro, la vita continua, in pienezza e nella gioia del godere anche delle più piccole cose.

Durante la presentazione delle foto, venivano letti brani  dei monologhi elaborati dalle ragazze di Mai più sole durante il laboratorio di  scrittura creativa tenuti da alcuni insegnanti. Ogni ragazza doveva parlare di una donna che figura nel calendario, immedesimandosi in lei. Alcune ragazze conoscevano anche bene la donna di cui dovevano scrivere, altre assolutamente no, e quindi io sono stata "assegnata" diciamo così,  a Silvia, una ragazza che non mi conosceva assolutamente e che però mi ha raccontata come se fossi io a farlo; si è documentata leggendo qualche mio scritto e parlando di me con le amiche Vale e Vale, che invece mi conoscono.  Devo dire che Silvia è stata bravissima, e ha degli occhi dolcissimi,  la sua scittura  rispecchia molto il mio modo di scrivere, quando l'ho sentita leggere anche se era solo uno stralcio del monologo, mi è sembrato di sentire me stessa, Silvia in quel momento era un'altra me, insomma Silvia ha colto tantissimo di me.

Non mi era mai capitato che qualcuno scrivesse di me, entrando così a fondo in quella che sono, Silvia è stata bravissima, ha interpretato benissimo ciò che ha scritto, è stato per me, ma anche per lei molto emozionante e infatti poi ci siamo abbracciate forte forte, perché delle volte un abbraccio vale più di mille parole. Ma ora lascio la scena a Silvia che per un po' diventerà Rita. Ecco il suo monologo completo in anteprima:

Sono bianca, sono occidentale e sono nata dalla parte fortunata del mondo.
Sono fortunata ad essere nata qui, altrimenti, ora sarei solo un ricordo.
Sono europea, sono italiana, sono sarda e allora sono in paradiso. Perché dovete sapere che la Sardegna é il paradiso, quando hai qualche brutto pensiero arriva il maestrale e se lo porta via.
Quando hai caldo non ti resta che immergerti nel mare migliore del mondo, anche se per ormai é solo un ricordo e poi rigenerati distesa al sole nelle nostre dorate spiagge.
Sono donna, e questo da una marcia in più
Sono madre
Sono amica
Sono moglie e sono amante.
E Sono fortunata ad essere moglie di un compagno che mi sta accanto nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia, che mi sorregge, che mi sprona e che mi rende felice ogni giorno della mia vita.
Sono dolce, testarda, materna, credente, ironica ma soprattutto sono autoironica perché nella vita é fondamentale ridere e si deve iniziare a ridere di noi stessi e a non mai prendersi troppo sul serio.
Sono una casalinga, sono una cuoca, sono una giardiniera e sono anche una gattara e sono convinta  che tutti i gatti che ho avuto mi abbiamo regalato, oltre a qualche coccola e pelo, anche qualche vita, da tenere lì tipo bonus, nella parte in alto dello schermo.
Sapete quando compare la scritta game over e hai 10 secondi per usare un altra vita e andare avanti? Ecco i miei bellissimi amici felini mi hanno regalato tante vite bonus.
E tra le tante cose sono anche metastatica. Perché io sono una di quelle persone che fa la chemio con la stessa frequenza con cui voi andate dal parrucchiere.
perché io sono una di quelle persone che il cancro lo ha dentro, fuori, intorno e anche un pò di più.
Perché io sono stata data per spacciata 5 vite fa, ma sono ancora qua .
Perché io ho voglia di vivere, io vivo, io combatto senza se e senza ma, io combatto col coltello fra i denti e quando avrò finito le vite bonus mi inventerò qualcos'altro perché io, io sono la fenice.
Io sono Rita.