Marito e shopping, un connubio impossibile

Marito e shopping, un connubio impossibile

  • di Redazione
  • 21 Maggio 2019
  • Rita, poesie e non solo

Arriva un altro emozionante racconto per la rubrica "Rita, poesie e non solo" curata dalla magica Rita Meleddu

Da sempre mariti o uomini in genere e lo shopping non vanno d'accordo. Parlo dello shopping di noi donne naturalmente, perché per loro il tempo lo trovano eccome! Inizio da uno shopping terra terra, che non può neanche definirsi shopping:"la spesa"!
I problemi iniziano subito. Avrete notato che in molti supermercati sugli scaffali che ti trovano all'ingresso sono presenti i fiori e le piante, noi non facciamo neppure in tempo ad entrare, che mio marito mi fa: "non dovrai comprare dei fiori vero?  e dove li mettiamo? In  macchina, non c'è posto e arriverebbero a casa tutti rovinati!" Oppure: "non abbiamo il carrello, non è che devo girarmi tutto il supermercato coi fiori in mano!" Viceversa se abbiamo il carrello: "non vorrai metterli nel carrello? E la spesa dove la mettiamo? A te sembra tutto facile!" In effetti non vedo la difficoltà e allora seppur di malavoglia desisto e rimetto a posto i vasetti che avevo già in mano, e evito di dirgli che il bagagliaio della macchina è abbastanza capace da contenere un paio di vasi di fiori e che il carrello si può sempre andarlo a prendere fuori. Vabbè, non è il caso di litigare ancor prima di entrare e iniziamo il giro e cominciano i brontolii, di mio marito s'intende.  
"Questo ci serve? Ne sei sicura?" Certo che ne sono sicura altrimenti non lo prenderei, naturalmente le tremila cavolate che vede lui sono tutte necessarie. Giriamo tra i reparti e mettiamo nel cestino o nel carrello, perché spesso lo prendiamo, gli acquisti fatti. Sarò sincera, pure io delle volte compro delle cavolate stratosferiche ma non lo ammetterò mai. Le offerte specchietto per le allodole attirano i nostri sguardi e rara la volta che non usciamo dal negozio senza aver comprato delle cose inutili, che non mangeremo o utilizzeremo mai. Regola fondamentale per fare una spesa più sobria è quella di recarsi al supermercato dopo aver mangiato. Se si è a stomaco vuoto e quindi affamati, c'è il rischio di portarsi a casa qualunque, soprattutto nel nostro caso, dolciume. Ci spostiamo ancora nel supermercato e guardo le compere già effettuate. Il latte c'è, l olio pure,  la pasta, la salsa di pomodoro, toh, mi sono scordata di prendere il burro, " vadooooo" quasi urlo e mio marito: "c'è bisogno di farlo sapere a tutti? E perché parli a voce alta?, e cosa gli interessa agli altri clienti delle offerte o se un prodotto conviene più di un altro, ecc. ecc. "Ebbé non posso fare un'opera di bene segnalando agli altri clienti i prodotti più convenienti e buoni? Boh, quello che faccio io è sempre sbagliato" ed evito di ricordagli il giorno che stavamo per tornare a casa con un etto di salmone affumicato per la modica cifra di 22 euro. Sono sicura che volete sapere come andò e io ve lo dico.

Dunque, si era sotto Natale e il salmone si trovava dovunque esposto, un altro po' e ci usciva dagli occhi, c'erano varie offerte, più o meno care, in ogni caso un etto di salmone non superava i 5/6 euro e già mi sembrava troppo. A un certo punto dentro un frigo che esponeva le offerte riguardanti il salmone, scorgiamo una scatolina in legno contenente un etto di  salmone affumicato, costo 3 o 4 euro. La scatolina era lunga una ventina di cm, larga 6 o 7 più o meno. Leggo le diciture presenti sulla scatolina e leggo che è un salmone pregiatissimo, affumicato con fumi di non so quale albero e questo e quello. "mi sembra strano che costi così poco, solo la scatola in legno costerà 3 euro"  faccio a mio marito, e  lui: "non è strano, altre volte abbiamo comprato prodotti buoni a prezzi molto competitivi " Sarà,  ma non ero convinta, guardavo la scatolina, che  dico la verità, mi aveva attirato più del contenuto e non ero per nulla certa che potesse avere una cifra così bassa.  Decidiamo visto che non aveva il prezzo impresso sulla confezione, di andare alla cassa e leggere il prezzo. 
La commessa controlla il prezzo ed esordisce: "22 euro, lo vuole ancora?" Secondo voi cosa ho risposto? Esatto: "Nooooo!" E l'abbiamo riportato dove l'abbiamo trovato, evidentemente era stato messo lì per sbaglio, ora ingannerà qualche altro pollo pensavo, "e mi pareva strano" dicevo a mio marito  "e con che cosa l'avranno affumicato per costare quella cifra li? Manco se avessero sradicato un albero dalla foresta nera per affumicarlo!" 
Questo è uno dei tanti episodi che ci sono capitati, ne potrei citare altri ma starei qui a scrivere fino a domani per quante ce ne sono successe,  proseguiamo nel giro dei reparti, quello dei salumi e formaggi lo visito sempre, impossibile tornare a casa senza qualche fetta di salume o un po' di formaggio. Qualche volta vengo attratta dai piatti pronti, allora compro qualcosa, delle volte sono buoni, altre decisamente no, allora mi pento di aver speso soldi inutilmente e mio marito tanto  per rigirare il coltello nella piaga esordisce con un bel: "te l'avevo detto io!" Certe volte mi secca dirlo, ha ragione, non devo dire che non mi aveva avvisato, del resto sbagliando s'impara e io sono sempre pronta quando si tratta di imparare qualcosa. Continuando il giro raggiungiamo  quello riguardante gli accessori per le auto, mio marito prima si immobilizza e s'incanta come se avesse avuto un'apparizione, poi si sveglia ed entra a controllare tutti quegli articoli esposti. "non vieni?"  Mi chiede. "Non ci penso proprio" rispondo io, "cosa vuoi che mi importi, di olio per la macchina, tappettini, tergicristalli, e panni per lucidarla, vacci tu!" Il mio corpo davvero si rifiuta di entrare in quella corsia, piuttosto me ne vado dove sono presenti detergenti e detersivi,  almeno c'è qualcosa da annusare, e infatti mio marito pronto mi rimprovera che oltre che fare commenti a voce  alta sui prodotti e le loro caratteristiche e mi sente anche il mondo, mi metto ad annusare tutti i bagnoschiuma, shampoo,  profumi, ammorbidenti e detersivi. Ma dovrò sapere che profumo hanno i prodotti che dovrò usare. Se non servisse annusare i profumi, non ci sarebbe il bisogno di farli in tante essenze, solo che agli uomini queste cose non interessano, lo dimostra il fatto che più di una volta ho mandato mio marito a comprarmi un detersivo per lana e capi delicati a mano e a lavatrice,  e lui se ne sia tornato con un ammorbidente, perché io (la colpa è sempre la mia) gli avevo detto che la confezione di solito è rosa, lui giustamente ha visto un ammorbidente con la confezione rosa e me l'ha portato a casa. Un'altra volta gli chiesi di comprarmi uno smacchiatore, povero, immagino che si sia perso tra i mille prodotti presenti e se ne tornò tutto fiero con "L'acchiappacolore", non c'entrava nulla con lo smacchiatore ma non gli dissi niente, solo non gli faccio più fare certe comissioni. Ma gli uomini sono così, sono negati per certi prodotti riguardanti la casa, mentre se vedono qualche prodotto utile per la macchina vanno in delirio. Ho divagato un po', a  questo punto finito il giro delle compere si può andare a pagare. "mi raccomando" mi avvisa mio marito, "non parlare con nessuno, che tu attacchi bottone con tutti, persino con la cassa! "Non è  vero, parlo se vengo interpellata e allora è vero che parlo molto, altrimenti sto zitta e francamente dirmi che parlo con la cassa mi pare eccessivo, se avesse detto col carrello ancora ancora, con lui ho più confidenza"!  Arriviamo alla cassa mio marito si posiziona in modo che io non possa aiutare a scaricare la spesa dal carrello al nastro scorrevole, perché dice che la metto male.  E certo, ci vuole uno studio per scaricare la spesa. Mi  concede di prendere le buste ma non sempre e anche li c'è  una discussione, ne basteranno 2 o ce ne vorranno 3? Capisco che sono enigmi facilmente risolvibili, ma sul momento fanno innervosire. Volevo raccontare dello shopping vero e proprio dove l'uomo tira fuori tutta la sua pazienza, ma mi sono dilungata molto e ne parlerò la prossima settimana.  Mi raccomando, non perdetelo!!