La triste fine della zucchina e della melanzana ripiene

La triste fine della zucchina e della melanzana ripiene

  • di Redazione
  • 29 Gennaio 2019
  • Rita, poesie e non solo

Continuano le avventure di Rita Meleddu, la scorsa settimana ci aveva lasciato con la curiosità di sapere che fine avessero fatto la zucchina e la melanzana ripiene.


La scorsa settimana vi ho lasciati con un dubbio amletico :" Che fine hanno fatto la melanzana e la zucchina ripiene? " Non vi terrò ulteriormente col dubbio, anche perché hanno fatto una fine prevedibile, sono andate dritte dritte nella mia pancia.  Che cosa c'è di strano vi starete chiedendo, e io vi rispondo: "Niente di strano, se non fosse che fino a quel giorno fatidico mi erano state precluse". Ma ora vi metto a conoscenza dell' intera faccenda. La scorsa settimana ero arrivata a poter mangiare pochissimi alimenti e sempre in piccola quantità, la dietologa mi suggeriva ogni tipo di alimento e accorgimento per venirmi in aiuto, ma niente, non riuscivo a tenere quasi nulla nello stomaco, avevo provato anche i cibi per celiaci, ossia senza la presenza del glutine, e devo dire che essendo più leggeri, qualcosa riuscivo a mangiare, i biscotti ad esempio, la pasta di mais e la pizza senza glutine, oltretutto buonissima. Così tra una pizza, prodotti farmaceutici  e un semolino rigorosamente per bimbi in età di svezzamento ( io andavo tranquilla visto che i quattro mesi di età li ho superati da un pezzo), siamo arrivati sotto Natale. Un giorno con mio marito ci trovammo in un bar in cui preparano anche dei pasti veloci. Ero ormai rassegnata a ordinare il solito cappuccino con la pasta, quando gli occhi mi caddero sulle pietanze pronte. Devo dire che fortunatamente non ho mai perso l'appetito, potete immaginare la fame che avevo ( ricordo che ormai non mangiavo quasi nulla), e cominciai a guardare i piatti pronti. Non vi voglio far venire l' acquolina in bocca, ma su quei vassoi c' era ogni ben di Dio, dai primi al dolce, passando per secondi e contorni e anche antipasti se vogliamo. La mia attenzione venne attirata dalle lasagne al forno che adoro, ma decisi che erano troppo pesanti e le ho scartate, vidi poi della fregola con le verdure, mi puntai come un cane da caccia punta la preda, non mi schiodai dalla mia postazione  e mi dissi che era piatto leggero, che non mi avrebbe fatto alcun male, così lo ordinai. "Basta così, mi dissi, sono almeno 5 mesi che mangio poco e non devo certo esagerare e ripartire col botto". Stavo già andando a prendere posto al tavolo quando il mio sguardo venne attirato da una melanzana ripiena che non esitai a definire gigante e da un' altrettanto grossa zucchina ripiena. Sono fiera di me e ammiro la mia coerenza.
Avevo appena detto che avrei mangiato solo la fregola con le verdure perché sufficiente? Ebbene, in un nano secondo avevo recesso dal buon proposito e mi dissi che visto che sto cadendo in tentazione, ci sarei caduta per bene, con tutte le scarpe e che se proprio fossi dovuta stare male, ne sarebba valsa la pena. Elio che nel frattempo aveva preso un' insalata di polpo e delle patate al forno, cercava di convincermi a non mangiare tanto perché appunto poteva farmi male, ma io ero irremovibile, quelle due ( leggi melanzana e zucchina) mi avevano provocato e come disse Alberto Sordi nel film " Un americano a Roma guardando degli spaghetti invitanti che lui voleva sostituire con certe schifezze americane :" spaghetti, m' avete provocato, mo' ve se magno!". Non so se in romanesco si dice proprio così, ma il senso si capisce, insomma, la zucchina e la melanzana mi avevano provocato e ora avrebbero fatto una brutta fine. Ci sedemmo a tavola e finalmente dopo tanto tempo mi gustai il mio pranzetto senza tralasciare di assaggiare più volte le pietanze ordinate da Elio. Mangiai tutto piano piano, perché me lo volevo guastare e dico il vero, avevo un po' paura ma avevo fatto bene a fidarmi del mio istinto, mangiai tutto ( e feci persino la poco elegante "scarpetta"), e niente, neppure un piccolo mal di pancia o un po' di nausea. Da quel giorno ripresi a mangiare pian pianino alcuni alimenti che avevo tolto e devo dire che va meglio. Certo non devo esagerare o mangiare alimenti pesanti ma non ho fretta, non mi rincorre nessuno a parte il tumore, e ho tempo per reintrodurre gli alimenti che mangiavo normalmente.  Devo anche dire che questa settimana sono stata bene e forse ho preso un chiletto che non è tanto ma come ho detto non ho fretta e se continuo a star bene raggiungero' il mio peso forma. Ho la visita con la dietologa tra circa un mese, spero nel frattempo di riprendermi se la malattia mi lascia in pace. Sono molto ligia al dovere, seguo per filo e per segno i consigli della mia dietologa ( a parte la disubbidienza relativa alla zucchina e alla melanzana), mi piacerebbe riprendere peso in modo che quando salirò sulla bilancia possa sorprendere piacevolmente la dottoressa e sia fiera di lei e pure di me!