La malattia prosegue a tempo di marcia. Per ora nessun miglioramento!

La malattia prosegue a tempo di marcia. Per ora nessun miglioramento!

  • di Redazione
  • 24 Novembre 2020
  • Rita, poesie e non solo

Ritorna l’imperdibile appuntamento del martedì in cui la nostra magica Rita Meleddu si racconta con la solita sagace ironia che la contraddistingue

So quanto voi tutti che mi seguite, sempre molto numerosi, mi vogliate bene, e quanto davvero teniate alla mia salute. Sarò ripetitiva e noiosa, ma voi non riuscite a capire in quale misura mi aiutiate. Mi incitate, mi sostenete; mi sorreggete come il Cireneo aiutò Gesù a portare la sua pesantissima croce, quando, avviandosi verso il Calvario, cadeva per il terribile peso della croce, e sotto il peso e il dolore procurato dai maltrattamenti, per usare un eufemismo, e le forti dolorose violenze subite durante la sua passione. Povero! Come non riconoscere nel suo volto, i tanti sofferenti dei giorni nostri? Passa il tempo, il mondo gira e gira, ma alla fine gli eventi ritornano, come a dire: "Nel mondo ci sarà sempre gioia e dolore". Come un eterno balletto che si ripete ogni giorno, simile eppure diverso, ma la sostanza resta la stessa. Vi ringrazio dunque ancora per l'aiuto che mi date sempre. Sono certa che se poteste mi sollevereste dalla mia pesante croce, prendendola su di voi.

Sarò breve, e per una volta lo sarò davvero, promesso. Venerdì scorso non ho potuto fare la chemio in quanto avevo la creatinina molto alta, così  pure l'azotemia. La mia dottoressa, giustamente, non si è sentita di rischiare; ho una situazione molto complicata e difficile in tutto il corpo ormai, e si sa che se i reni sono già in  sofferenza, con la terapia avrebbero sofferto ancora di più. Sono loro che devono smaltire i veleni della chemio, e se i reni non sono in forma non riescono a buttare fuori le tossicità provocare dalle cure. Quindi si rinvia il tutto alla prossima settimana, e poi vada come vada, certo non mi farò buttare giù se non si potesse fare. Mi rimetto a quello che accadrà, ma sempre con animo ben disposto e fiduciosa che una prossima volta potrò fare le mie amate cure. Mi fanno soffrire, ma mi stanno mantenendo in vita, e tutti noi siamo disposti a tutto pur di star bene, anche solo pochi giorni. Diciamocelo chiaro e tondo, la vita è bella, ma che dico bella, bellissima!!! E piace a tutti, delle volte non lo ammettiamo neppure con noi stesse, ma è la verità, la vita piace a tutti, e più a lungo viviamo, meno vorremmo andarcene dalla nostra bellissima terra.

Per il resto, per ora nessun miglioramento, certo, è ancora presto. L'aumento delle dosi di cortisone ha bisogno di tempo per agire, sono passata da assumerne 4 e anche 2 mg al giorno, a 16 mg al giorno. "E non è un piccolo particolare..." Come cantava anzi agonizzava Giusy Ferreri, quando singhiozzava o sembrava avere il singhiozzo mentre cantava questa canzone allegra. In realtà mi piace molto Giusy Ferreri, si fa per sdrammatizzare e sorridere un po', ma giuro che mi faceva venire l'ansia il suo modo di cantare, mi veniva voglia di sorprenderla alle spalle, e lanciarle un urlo che neanche Tarzan al top delle più rosee condizioni fisiche avrebbe potuto lanciare. Avete presente quando attraverso una liana usata per spostarsi da un albero all'altro, emetteva urla disumane, gridando con quanta forza aveva in corpo "Tarzannnnnnnnn". Ecco vorrei vederlo urlare ancora più forte " Giusyyyyyyyyyy!"

Mi immagino lo spavento e la sorpresa della piccola Giusy, che è veramente minuta, come uno scricciolo.  Però almeno l'avrebbe finita con singhiozzi tetri e drammatici. Basta, a tutto c'è una fine, e quando è ora di finirla, se non ci arriva da sola, è giusto che ci pensi il nostro fido Tarzan, perché ho detto fido? Ma chi lo conosce del resto, e neppure ci tengo, se è per quello, a conoscerlo. Stia pure appeso a un albero, fosse anche a testa in giù, io preferisco il nostro mondo fatto di bello e di tutte le comodità a cui siamo abituati, per cui preferisco.  Ora non so perché ho tirato in ballo il povero Tarzan che potrebbe anche dire nei miei confronti, e ne avrebbe facoltà "Ma chi ti conosce? Ma chi ti vuole? Ma chi credi di essere? Ma chi tu cerca, oh fanatica!!!" Come dargli torto?

Per il resto, per quanto riguarda i gravi problemi alla vista, è rimasto tutto invariato. Male vedevo prima, e male ci vedo adesso. La cosa brutta è che cado, spesso e volentieri, è successo anche oggi in casa, e sto come in alto mare. Vedo tutto a onde, come fossi dentro un mare mosso terribile. Non posso quasi a muovermi da sola perché rischio di cadere e farmi male, sto arrivando al punto di non poter scendere le scale, se Elio,  mio marito, non è in casa, perché per scenderle o salirle devo necessariamente poggiarmi e tenermi ben salda alle spalle di Elio, in quanto io vedo le scale storte e distorte rispetto a quello che sono in realtà. E i rischi di cadere e farmi seriamente male, sono moltiplicati. Questa è la mia vita. Mi abituo subito a stare male, e certe volte non metto neppure in conto sofferenza e mali vari, anzi siccome non riesco a percepirmi malata, proseguo imperterrita a fare le mie abituali incombenze domestiche, belle pesanti. Se non mi uccide la malattia, non mi ucciderà neppure fare lavori pesanti, che ne dite? Un forte abbraccio a tutti voi, e... Alla prossima!