Desiderare tutto e non poter mangiare niente

Desiderare tutto e non poter mangiare niente

  • di Redazione
  • 22 Gennaio 2019
  • Rita, poesie e non solo

E’ martedì e ritorna il tanto atteso appuntamento con la rubrica curata dalla nostra magica amica Rita Meleddu

La mia malattia in estate ha fatto un salto di qualità (in peggio) e si è messa a galoppare, a me certo non ha fatto piacere, ma ho notato che quando si mette in testa una cosa poco le importa del mio parere e cerca in tutti i modi di raggiungere lo scopo prefissato. Sulle prime non ci si accorge dei peggioramenti, poi improvvisamente è come se il male prendesse la rincorsa e nulla può fermarlo. Sarà stato maggio quando ho dovuto cambiare l'ennesima chemio, così da Gemcitabina sono dovuta passare a Carboplatino.  La Gemcitabina  (gemci in confidenza), era ben tollerata a parte la febbre che cascasse il mondo arrivava puntuale due giorni dopo la terapia,  ma come tutte le chemio che l'hanno preceduta, a un certo punto si è dovuta arrendere per progressione di malattia, a questo punto si è reso necessario cambiare ancora una volta e si è passati a Carboplatino (Carbo per gli amici se non fosse che non ha amici).
Effetti collaterali? Nausea tremenda e vomiti. Sulle prime non ho associato il fatto che vomitassi tantissimo al cambio di chemio, poteva essere per il fatto che la malattia avendo infiltrato stomaco, peritoneo e tanto altro, e dunque mi desse tutti questi problemi.  Non mi sono accorta subito del dimagrimento, evidentemente all'inizio era poco visibile, poi c'è stata la discesa, vomitavo e perdevo peso,  quasi giornalmente, perdendo oltre che i nutrienti anche i liquidi, succedeva che perdessi anche 2 chili al giorno. Credo di aver perso 7/8 chili, che non sono neppure tanti, ma per me, considerando che non sono mai stata grassa, lo sono eccome. Non vi dico neppure come mi sentissi perché lo potete facilmente immaginare, ma era una situazione veramente critica. Altre volte sono stata molto male ma questa volta era molto più dura e per la prima volta ho veramente sentito la vita fuggire. Pensavo seriamente che non sarei arrivata a Natale. La cosa per me più dura è stata abituarmi a mangiare solo una decina di alimenti a voler esagerare.  Da un giorno all'altro mi sono trovata a dover rinunciare a quasi tutti gli alimenti e intendo dire tutto. Ogni cosa mi provocava il vomito, dunque niente carne, pesce, verdura, frutta, brodo, minestrone, zuppa, cioccolato, gelato, dolci, bevande ecc. Insomma faccio prima a dire cosa potevo mangiare, ogni giorno a colazione e merenda, il caffelatte con un croissant e marmellata di castagne (l'unica che non mi provoca nausea), a pranzo solo ed esclusivamente un piatto scarso di pasta condita con solo olio extravergine di oliva e del parmigiano, a cena la scelta era prosciutto crudo con poco pane quando mi andava, niente frutta come già detto,  e quando non riuscivo a tenere nulla dentro, mangiavo alimenti speciali, ossia dei budini che si comprano in farmacia, e che sostituiscono un pranzo completo. La dietologa che mi segue per venirmi in aiuto e coprire il fabbisogno giornaliero di  sostanze nutrienti, mi ha prescritto degli integratori che sicuramente non fanno miracoli ma mi aiutano.  Certo che un'alimentazione così scarsa sommata al vomito non poteva che produrre un dimagrimento continuo.  Perdevo peso continuamente, un'infermiera un giorno mi disse che stavo praticamente scomparendo, ed era vero accidenti!!
La cosa più triste però per me che sono una buona forchetta era rinunciare a quasi tutto, capitava che nei supermercati mi avvicinassi al banco dei salumi e formaggi e mi chiedessero: "Signora desidera?" E Io avrei voluto rispondere: "Mi dia del salame, del gorgonzola, un po' di quelle belle olive verdi, dei peperoni ripieni e pure della bresaola" e invece immancabilmente rispondevo: "Mi dia del prosciutto crudo!" Ora, io amo il prosciutto crudo, mi piace anche molto, ma quando si è costretti a mangiarlo ogni giorno, alla fine viene a noia. Ma questo è e questo mi tengo. Questa faccenda è andata avanti per svariati mesi, almeno 5, poi a novembre la tac mostrava ulteriore progressione di malattia e quindi ancora una volta l'oncologa si è vista costretta a cambiarmi la chemio. Ma la mia situazione sarà cambiata? Se avrete la pazienza di aspettare lo scoprirete la prossima settimana.  Vi dico solo che protagonisti saranno una melanzana e una zucchina ripiene...