The right time

The right time

  • di Redazione
  • 23 Giugno 2023
  • La collana di perle di Giulia

Arriva il venerdì che porta la firma della nostra amata Giulia Muntoni

I giapponesi hanno un concetto " Quando lo studente è pronto, apparirà il maestro"
Ne deduco, quindi,  che tutte le prove da cui ho imparato mondi di sopravvivenza, siano comparse perchè ero pronta per riceverle.
Del resto, da sempre il libro biblico di Qoelet mi illumina la via: "Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.. Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per fare lutto e un tempo per danzare.. Un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare."
Eppure, anche con questa consapevolezza, ci sono volte in cui mi ribello, facendo la fatica, inutile, di chi voglia camminare nelle acque di un fiume controcorrente.


Sappiamo essere illuminati ma anche incredibilmente deboli e testardi.
Accettare le mie battaglie è quasi più difficile che vincerle. Non mi piace, non credere in me stessa, ma tollero ancora meno non fidarmi degli eventi. Per quanto possa essere umano e comprensibile, guai a noi quando dubitiamo che tutto abbia il suo motivo. Che il frutto tanto agognato sarà maturo solo quando è il suo tempo. 
Perchè noncurante dei nostri dubbi, il suo tempo verrà e ci sazierà, ripagandoci dell’attesa.
Come posso dirlo, pur avendo una lama che pende sulla mia testa ogni tre mesi? Lo dico perchè lo sento. Ne sono certa anche per quei momenti in cui non sento nulla se non smarrimento.
Siamo capaci di prove inenarrabili, quando ci connettiamo con quella fonte sotterranea e luminosa di energia che scorre in noi. Crederci o non crederci è ininfluente. Lei esiste e persiste. Crederci, però, accorcia i tempi e semplifica le lotte.


E’ una pace non scalfibile, è vivere con passione ADESSO, che duri un minuto o settant’anni. E’ benevolenza, consapevolezza che i nemici non sono fatti di carne ed ossa, i nemici sono solo amici coperti di paura. Mi chiedo perdono per ogni volta, e ce ne sono state tante negli ultimi tre anni, in cui non ho permesso al fiume di fluire tranquillo, di lavare le mie ferite, di cullarmi lontana dal pericolo.
Siamo già gli eroi che vorremmo essere, se solo ce lo concediamo. Se accendiamo quella scintilla che tutti abbiamo ricevuto alla nascita, e cerchiamo di ricordare che il vento la può far ondeggiare ma mai spegnere. Non si spegne la Vita, neanche con la morte.