Less is more

Less is more

  • di Redazione
  • 28 Luglio 2023
  • La collana di perle di Giulia

L'amica Giulia Muntoni ci accompagna in questo caldo venerdì d'estate con delle bellissime riflessioni sul nostro giudizio

"Se spostiamo i macigni, anche il fiume cambierà il suo corso".
Faccio una fatica immane, ogni giorno, per stare al passo con il ritmo delle mie giornate: il lavoro, la casa, gli appuntamenti medici, gli spostamenti in una città caotica e sempre più pericolosa.
Per chi lo faccio? Per me ovviamente. Ma,poi, molto spesso non so ricompensarmi. Infatti non appena mi ritrovi a tentennare un minimo, stressata e stanca, la mia prima, automatica reazione è quella di giudicarmi e dirmi che non mi posso e non mi devo fermare. Come se rallentare fosse un’onta. Come se concedere dello spazio alle limitazioni che mi vengono dal convivere con una malattia cronica e brutale mi fosse proibito. Come se fosse sbagliato, come se fosse debolezza.

Ma perché siamo così schiavi del giudizio? Implacabili, spietati, cocciuti. Non ci hanno forse insegnato la tolleranza, la benevolenza, il riposo della mente?
Molti dei macigni che bloccano il letto del nostro fiume ce li abbiamo messi noi. Perché ci ostiniamo ad aggiungere, anziché togliere. A parlare prima di aver ben riflettuto, ad emettere sentenze, su di noi e sugli altri, come se ne sapessimo più di chiunque altro, come se non fossimo tutti fallibili, imperfetti, spaventati.

Ogni volta che poi, esausta e dolorante, dichiaro la sconfitta e mi fermo, quanto benefici sono quella calma e quel silenzio. Quanto mi appare subito stupido il mio utilizzo stesso del concetto di sconfitta. Fosse tutto così semplice. Ma chi lo decode? E perché dobbiamo sempre dividere le cose in giuste e sbagliate?
Quando mi fermo, in realtà arriva la magia, è come se mi svegliassi da un brutto sogno. Quando mi fermo lo so: che esiste soltanto un’energia benevola e completa con la quale possiamo decidere di sintonizzarci o meno. Non "altri" da giudicare. Non esami continui da passare. Chi si ferma è salvo. Chi si lascia accompagnare dalla corrente, chi semplicemente fa quello che può con quello che ha, è lui che spinge via i macigni dal suo corso.