Con la solita delicatezza che la contraddistingue l'amica Giulia Muntoni ci racconta un bellissimo attimo di intensa riflessione

"Se urli, tutti ti posso sentire. Se bisbigli, ti sentiranno solo le persone che hai vicino. Ma se taci, solo chi ti ama potrà capirti".

Non mi sono mai piaciute le affiliazioni. E tanto meno le faziosità. Eppure mi trovo a doverlo ribadire, perchè non faccio che constatare quanto possa essere strumentalizzato persino il senso di appartenenza.
Non siamo tutte simili o compatibili solo perché abbiamo avuto a che fare con lo stesso problema. Questo non è un club, né un’élite, né un circolo. Possiamo avere avuto la fortuna di instaurare alcuni rapporti che quasi competono con quelli familiari, ma sostanzialmente siamo tutte qui perchè siamo state costrette. A un certo punto, abbiamo preso i mattoni che la vita ci ha lanciato, li abbiamo spostati e ci siamo rialzate. Nei casi più fortunati, ci abbiamo costruito un muretto, con una finestra e magari dei fiori sul davanzale.

Mi turba la foga con cui a volte si cerca di prevalere, di parlare sempre a voce più alta, di competere. Come se anche nella malattia ci fossero fazioni o meriti. Non abbiamo forse appena imparato che siamo tanto più raggianti quanto più ci ricordiamo di essere uniche? E che la vera forza ha molto a che fare con la tenerezza e con la capacità di inclusione?
Non mi piacciono le persone sgarbate, negative, che alzano la voce e non sanno ascoltare. Quelle che fanno pesare ogni gesto, che non sorridono, che non sono generose, che pensano per un motivo qualsiasi di essere migliori di qualcun altro.

Tra le mie poche certezze, una mi guida: anche in mezzo a burrascose parentesi, c'è una pace nel mio profondo, un luogo inviolato e inviolabile di cui mi prendo cura con ogni respiro. Una forza vitale molto più che umana in nome della quale perseguo sistematicamente solo ciò che è bene per me e per il mio spirito.
E’ meraviglioso incontrare persone che ci capiscono davvero ma lo è ancora più essere in grado di fare un passo indietro, quando questo sia necessario per restare fedeli a se stessi.
Ed io, serenamente ma inesorabilmente, continuerò ad evitare chi non è in armonia col mio essere e a tutelare il mio spirito indomito.