Mare profumo di mare

Mare profumo di mare

  • di Redazione
  • 29 Luglio 2021
  • Il peso della determinazione

La nostra simpaticissima Sonia Aresu ci racconta le sue avventure al mare con la solita sagace ironia che la contraddistingue

E anche quest'anno, come meta per le vacanze estive, ho scelto la Sardegna. Non devo prendere nessun aereo o nave, ho il mare ad uno schiocco di dita e per dirla tutta, non ci si rende proprio conto della fortuna che possediamo: quella di vivere in un paradiso. Per via delle restrizioni, la smania per le partenze, anche solo per un weekend e respirare un clima diverso, sembra essere il trend del momento. Ma per chi ci vive, cosa desidera di più dal clima tropicale made in Sardinia? Una giornata in spiaggia, trascorsa in serenità e relax, rappresenta il premio migliore per le settimane di stress, se non fosse, come scrissi in un precedente racconto, per le molteplici personalità che la frequentano. Essendo una grande osservatrice, scorgo tutte le varie sfumature del mare ma, in particolare, le caratteristiche dei bagnanti. Mi accorgo dell'aria che tira, appena giunta in spiaggia, partendo dalla minuziosa scelta del posizionamento degli ombrelloni. Si marchia la postazione, proprio come fanno i cani, ci manca poco che si alzi la zampetta per delimitare il territorio. Poco dopo la scelta del posteggio, che in teoria dovrebbe consentire lo spazio ed il libero movimento di tutti, ecco, che arriva lui, il capo famiglia, il lupo di mare che, con passo felino, si attacca al tuo ombrellone con tutta la famiglia. Eppure c'è tanta di quella sabbia intorno, no, lui sceglie di stare a due millimetri da te! Ed ogni tanto si volta con sguardo compiacente, felice di essere in spiaggia, talmente felice da diventare fastidioso. E purtroppo, non è il massimo, per chi, come me, che non ama le spiagge affollate, ma si sa, in Sardegna a luglio, una spiaggia poco frequentata è paragonabile a un miraggio nel deserto. 
La distanza perfetta tra un ombrellone ed un altro, dovrebbe essere quella che consente di non sentire i discorsi dei vicini. Ma infatti, spiegatemi per quale arcano motivo, dovrebbe minimamente interessarmi che, la tizia X non rivolga più la parola alla sorella del macellaio, perché se l'è fatta con il cugino dell'idraulico! Che poi, non lo so, ma si rimane rapite da questa sorta di storie stile beautiful "de noantri".
Mi accorgo del mio precoce invecchiamento nel momento in cui non sopporto più determinati rumori, tra cui quello della pallina dei racchettoni, quel TIC TAC e TAC E TIC veloce, mi urta talmente tanto che glieli spaccherei in testa. Ma in realtà è solamente invidia, non essendo mai stata in grado di eseguire più di cinque passaggi consecutivi. 
Però il mare ripaga, dai, con i molteplici colori, i suoni che si trasformano in grida e schiamazzi, gli schizzi nel bagnasciuga mentre cerchi di rinfrescarti lentamente, le pallonate, gli asciugamani scossi addosso senza ritegno, la musica a palla, l'odore di umanità ad un palmo dal tuo asciugamano e la mitica frase, gridata proprio sul punto clou del tanto agognato pisolino pomeridiano: "Signora, vuole COCCO BELLO"