Sempre me

  • di Redazione
  • 13 Marzo 2019
  • Il Diario di Rosy ... Abbi cura di splendere

Ritorna l’introspettivo appuntamento del mercoledì con la rubrica curata da Rosalbina Gencarelli

Poi c’è la quiete dopo la tempesta, così si può dire? Non credo, ma c’è un po’ di fiato che sa di sollievo dopo tanti esami fatti. Ora è come se tutta quella pesantezza mi fosse crollata addosso. Le paure, le ansie hanno fatto posto a quella che ormai è diventata la mia amica più vicina, la solitudine, quella che cerco per rifugiarmi e nascondere le mie ferite e la stessa da cui scappo per non far altro male all’anima. Sì, sono contenta che gli esami siano andati bene, ma credo che vivere così sia molto difficile. E’ difficile accettare, per quanto mi sforzi di combattere una vecchia parte di me non c’è più e soffro perchè mi manca. E già, ho i miei frequenti alti e bassi, scappo da casa, non so stare ferma, non riesco a dormire, riempo le giornate più che posso per non pensare, per non impiegare il tempo a creare un affanno al cuore, per non avere paura, quella paura che mi ha terrorizzato la vita. Sembra di essere prigioniera del mio stesso corpo. E forse è così. Mi do degli obiettivi, sorrido e rido per sconfiggere l’ombra che mi affianca. Mi vesto di un sorriso per camminare sopra queste pietre mentre canto una canzone ad alta voce che mi ricorda il sapore di essere sempre me, sempre, nonostante tutto, sono me.