Ritorna l’appuntamento settimanale del mercoledì dedicato alla rubrica curata dall’amica Rosalbina Gencarelli. Emozioni e pensieri speciali…

La tac è andata, ora attendo i risultati con la mia solita normalità e in piena angoscia. Al contempo ho portato con me il pensiero per una persona che ho conosciuto tramite i social e con cui ho parlato. Forse un po’ in tanti avrete sentito la storia di Calogero Gliozzo. Lui, giovanissimo, combatte contro una forma di linfoma e tutte le cure fatte in Italia non sono state di aiuto. C’è stata una corsa contro il tempo per raccogliere i fondi per poterlo curare all’estero. Ora è in Iran. allora mi chiedo: "Ma è possibile che la sanità italiana non aiuti persone malate affinchè ricevano delle cure, ma si debba ricorrere alle collette? Sono i comuni cittadini che devono prodigarsi per aiutare un ragazzo a non morire?" Lui non è di certo il primo. Apprendiamo spesso notizie simili. Ma spero e credo che Calogero continuerà a vivere. Poi mi dispiace che famiglie di chi soffre debbano subire uno strazio così grande. Lo stato deve tutelarci, deve fornirci una sanità degna di ogni situazione. A Calogero auguro tutto il bene e che la terapia sia una rivalsa per un ragazzo dolcissimo che ha dato più forza a me per la tac di quanto io non abbia saputo fare con lui. L’ho portato con me, nelle mie preghiere, dentro quel tubo in cui ho eseguito l’esame. Ora aspettiamo il mio ed il suo esito.