Il rispetto

  • di Redazione
  • 17 Ottobre 2018
  • Il Diario di Rosy ... Abbi cura di splendere

Ritorna il mercoledì della nostra Rosalbina Gencarelli che ci regala un nuovo introspettivo racconto.

Ho fatto una lunga riflessione, mi ci soffermo giusto un po’ per condividerla con chi mi legge. Ho seguito l’intervista di Nadia Toffa a Verissimo, tra la mia faccia e gli occhi un po’ strani sul chivalàma più che altro nel sentirla parlare perché lei è molto strana quando chiacchiericcia, quando spiega, è come se recitasse. E credo che questo non lo faccia a fin di male, ma penso che la malattia l’abbia portata anche ad essere così. Ha detto, magari fatto cose che con più accurateza non avrebbero scatenato quello che poi è successo, ma alla fine ha un cancro e per quanto diverso può essere in ognuno di noi che lo viviamo è sempre una brutta bestia. Quello che più mi ha scioccata è stata la furia con la quale è stata attaccata, con paroloni brutti e pesanti , perchè sentirseli dire non fa un bell’effetto. Lei ha detto che Dio non è cattivo e io la penso esattamente allo stesso modo, ma la gente a volte lo è. Io per prima ho detto e affermato che chi ha un pubblico vasto che la segue deve fare più attenzione nelle parole, ma da qui a leggere che qualcuno le augurava la morte e parole oscene a una persona che è malata ha davvero dello scandaloso. La verità è che noi umani non abbiamo rispetto di nulla (non tutti ovviamente) che siamo abituati solo a vivere di superficialità e non ci soffermiamo mai sul senso di alcune parole che possono uccidere. L’animo di una persona, io lo so perché anche a me è capitato anche malata di sentire o vedere comportamenti che mi ferivano come pugnalate alle spalle ed è brutto sentirsi così ,specie se sai che la tua vita ha il sapore amaro della sofferenza di chi è già stato messo in ginocchio dalla malattia. Credo che esista lo sbaglio di una decisione ma credo che esista anche l’occasione di stare a volte di fronte a situazioni che non meritano certi commenti. Poi da persone sane che non sanno nemmeno cosa vuol dire cancro, e non è la parola, lui è molto di più di sei lettere. Rispetto, forse solo quello, sarebbe la parola giusta da accostare alla parola cancro.