Campo Famiglie - Parte Prima

Campo Famiglie - Parte Prima

  • di Redazione
  • 5 Settembre 2019
  • Ho smesso di pianificare...ho iniziato a vivere!

Ritorna l’appuntamento bisettimanale con la rubrica curata dalla nostra Daniela Cadeddu con un racconto a puntate molto speciale!

Lo scorso anno, i nostri amici Carla e Andrea, ci proposero un modo alternativo per trascorrere le poche ferie estive: partire con loro e un nutrito numero di persone per affrontare un campo famiglie in Trentino, per la durata di una settimana.

Non avevamo la minima idea di cosa si trattasse, mentre loro erano ormai degli esperti in materia. L'entusiasmo che utilizzarono nel descrivere le passate esperienze alimentò la nostra curiosità e cercammo in tutti i modi di confermare la presenza entro la primavera.

Con grande delusione non riuscimmo a prenotare, gli incastri lavorativi e la mia salute ci misero i bastoni fra le ruote.

Pensai che evidentemente non fosse il momento giusto e il tempo mi diede ragione. Ai primi di luglio, per una banale caduta in un parco, Federico subì la frattura scomposta della clavicola destra. Tutore per i due mesi successivi, tanta pazienza da parte sua e giornate passate a inventare modi alternativi per far trascorrere comunque una buona estate ad un bimbo di quattro anni.

Le settimane trascorsero e non pensai più al Trentino, ma non avevo ancora fatto i conti con la perseveranza della mia amica.

Dotata di una dialettica incredibilmente accattivante e di impareggiabili doti persuasive, Carla tornò all'attacco all'inizio di questo nuovo anno. Si presentava una nuova occasione per fine agosto. Sulla carta l’idea sembrava buona. In fondo, pur non essendo pratici in tema di campi famiglie, cosa poteva avere di così difficile un viaggio in montagna?

Federico avrebbe vissuto esperienze nuove con amici conosciuti a scuola, avrebbe preso l’aereo per la prima volta, respirato aria buona. Le camminate non ci spaventavano (o forse sì…ma non volevamo ammetterlo!) Sarebbe stato il nostro esordio in Trentino, decisi e convinti.

Senonché, a marzo mi sottopongo ai controlli, l’ecografia segnala una lesione da identificare con ulteriore risonanza e i tempi per la diagnostica slittano in avanti. Nel frattempo mi segnalano che i posti disponibili per il viaggio sono quasi terminati e non abbiamo spazio per rimandare la scelta al mese successivo.

Molto elegantemente penso: "Che palle!! Questo viaggio è nostro, affanMulo l'attesa degli esami, prenotiamo e basta, il resto lo affronteremo come sempre".

Proprio in quei giorni scopro che la grinta di Carla ha trascinato con noi anche Donata e i suoi bimbi. "Ottimo! Non ci sentiremo gli unici novellini e condivideremo le fatiche e le risate".

Folgarida aspettaci, la Brown Family arriverà!