Una nuova avventura

Una nuova avventura

  • di Redazione
  • 20 Novembre 2020
  • Di sole, di ombre, di Mari

Conosciamo meglio l'amica Marisa Guidetti che ci racconta della sua nuova avventura come curatrice della rubrica "Di sole, di ombre, di Mari"

Mi mancava solo questa. Scrivere per una mia rubrica. Io che nei temi di italiano prendevo al massimo cinque e mezzo, anche quando nei temi mi aiutava mia zia, professoressa di italiano. Vero è che mi è capitato di scrivere racconti, ma solo per divertirmi io e far divertire qualche amico e collega. Una volta ho scritto e cantato una canzoncina ispirata al lavoro. Ho fatto divertire i colleghi ma io ancora me ne vergogno. Il massimo della mia scrittura è stato quando ho gestito il sito del coro polifonico dove ho cantato per oltre 10 anni. Avevo scritto praticamente tutti i testi e soprattutto i resoconti delle trasferte all’estero.

Di hobby ne ho avuti molti e li ho seguiti per tanto tempo. Coro polifonico, corso di taglio e cucito, corso di meditazione, vari corsi d'inglese, anche uno dai mormoni. Tante cose, ma pochissimo sport a causa della salute, molto cagionevole da sempre. Nel 2004 mi è stata diagnosticata la sclerosi multipla. Nessuna sorpresa. Io sapevo da tempo che qualcosa non andava e niente mi toglierà dalla testa che il primo sintomo lo abbia avuto ad 11 anni, quando mi si girò letteralmente un occhio. Da allora ne sono seguiti tanti altri. Sempre ignorati...Un anno mi sono anche riscritta all’università, volevo la seconda laurea. Ma in quel periodo sia la mia salute, che quella dei miei genitori ha avuto un tracollo. Ho dovuto interrompere università e coro polifonico.

Mi sono dedicata quindi ad un hobby più sedentario. Ho sfruttato il fatto di aver imparato a lavorare a maglia prima di imparare a scrivere. O meglio, non ho mai imparato a scrivere visto che sono irrimediabilmente disgrafica. Ho trovato ‘l’associazione cuore di maglia’ e il volontariato. Anche il corso d'inglese l’ho dovuto interrompere, sia per la salute di mia madre, che era molto peggiorata, che per la mia. La prima recidiva e soprattutto la chemio ripetuta a causa del farmaco non arrivato in tempo, è stata una notevole botta. E adesso questo. Ma si, più che mio marito non si può vergognare nessuno. Se vorrete leggere le mie farneticazioni ogni due settimane, eccomi qui. Ma ricordate sempre che non sono un esempio da seguire. Mi sono persa e mai più ritrovata e forse è meglio così.