L'arcobaleno

L'arcobaleno

  • di Redazione
  • 2 Agosto 2021
  • Ascoltare, meditare e amare

L'amica Donatella Uda dedica dei pensieri di affetto e vicinanza a una cara e speciale amica 

"Non abbiate paura dell'ombra. È lì a significare che vicino, da qualche parte, c'è la luce che illumina." (cit. Ruth E. Renkel)

Le menti più pensose e più pure sono quelle che amano i colori. Hai scelto i colori che ti distinguono, li hai scelti in un momento particolare della tua vita in cui non ti saresti mai aspettata di trovarti di fronte a quel grande, enorme muro, che improvvisamente ha bloccato il vagheggiamento della tua fantasia come spesso facevi in modo che gironzolasse liberamente il TUO fantasticare, il TUO sognare nell'organizzare il TUO quotidiano, il TUO futuro. Hai chiuso gli occhi ed è bastata un'unica parola per fermare il mondo in cui vivevi ed è bastato sentire in quell'assordante silenzio il battito del TUO cuore così forte, così pulsante.....mettendo la mano sul petto volevi quasi fermarlo, forse....accarezzarlo per confortarlo perché la sensazione di quegli istanti è stata ...che potesse fuoriuscire dal tuo seno. È stato come se ti fosse caduta una montagna addosso...ma no, sul tuo intero corpo, e hai sentito la pesantezza di quella semplice parola e ti sei domandata: "Quel vocabolo di sole sei lettere sta sconvolgendo la mia vita, sia che lo si chiami tumore sia che lo si chiami cancro".

"Passa la nave mia colma d'oblio" ciò che allegoricamente il Petrarca descrive nel Canzoniere, la nave stessa è un'allegoria e rappresenta la vita, mentre il mare in tempesta, i problemi che si hanno nella propria esistenza. Il naufragio dell'imbarcazione indica la morte, quella che è pur vero fa più paura se poi in questo caso viene associata all'infausta notizia di avere addosso la malattia più temibile, mentre il porto la SALVEZZA. Ricordo ancora una tua frase che è rimasta impressa dentro di me quando ci siamo incontrate: hai definito le tue possibilità di vedere la vita finire prematuramente rispetto a quelle di chi non ha incontrato sulla sua strada il cancro,  come un "individuo pazzo" che gira attorno al tuo quartiere ogni giorno. Dicevi che prima o poi lo avresti incontrato attraversando la strada e che quel folle allora avrebbe potuto toglierti la vita. Il pazzo di tutti gli altri gira intorno al mondo e difficilmente li incontrerà prima che arrivi la loro ora.

Ho pensato per giorni e giorni alla tua frase e molto spesso penso che non sia solo la situazione del fatto che riguardi la malattia che si ha e che si vive un problema, ma anche di ciò che ti aspetti da chi sta accanto quanto devi affrontare questo cammino impervio perché la vita non è più la stessa, i pensieri non sono più gli stessi ed in alcuni casi scopri persino come possono cambiare le persone che ti stanno accanto perché il cancro non mette alla prova solo noi ed è allora che scopri i veri volti. Hai affrontato e stai affrontando ora con quell' arcobaleno di colori diversi da come hai iniziato questa marcia, hai scelto diverse tonalità variopinte per i tuoi capelli e quando ti ho sentita qualche giorno fa, mi hai fatta emozionare e subito ti ho detto:"scriverò per te" perché in quel turbolento mare che con le sue tempeste, le sue maree, nella sua profondità ha anche le sue perle (Van Gogh), tu hai trovato proprio quella perla che in pochissimo tempo ha reso il tuo vivere quel porto sicuro dove hai trovato comprensione, conforto, condivisione, carezze, abbracci, ma soprattutto amore vero e sincero. Si è più forti in due e ti senti più forte quando guardando negli occhi di chi ti sta davanti trovi quella profondità d'animo che riesce ad allentare le ansie, le inquietudini che un tempo non erano state comprese. La malattia spesso allontana ma spesso fa incontrare chi merita di stare al tuo fianco rendendo la tua nuova vita un ponte meraviglioso tra il cielo e la terra chiamato...ARCOBALENO.
" Il tramonto è ancora il mio colore preferito e il secondo è l'arcobaleno". (Mattie Stepanek poeta).