

Una brutta giornata
- di Redazione
- 14 Luglio 2020
- Rita, poesie e non solo
Torna l'appuntamento settimanale con la magica Rita Meleddu che ci racconta i problemi dovuti alla calura estiva che causano spossatezza e malessere
La settimana scorsa dovevo parlare di una giornata di fuoco, mi sono però dilungata in altri argomenti e ho lasciato da parte questa giornata veramente infuocata, che mi ha distrutto nel vero senso della parola. Io non amo particolarmente l'estate, non per altro, in fondo è una stagione come un'altra, le stagioni si susseguono l'un l'altra, certe volte non percepiamo neppure le sue caratteristiche, poi capitano giorni freddissimi che ti fanno ricordare che siamo in inverno, e altri bollenti dopo giorni tutto sommato temperati, e ti ricordi che è estate, e come si conviene a ogni stagione, deve fare vedere chi è! Giustamente ogni stagione ha dei picchi di caldo o di freddo intenso, di piogge anche violente che spesso procurano danni ingenti, di venti che soffiano impetuosi o di giornate decisamente più calme e piacevoli come quelle primaverili. Questa con l'autunno è la stagione che amo di più. La Primavera segue l'inverno e precede l'estate, e a parte qualche intemperanza talvolta anche portatrice di danni ingenti, penso agli allagamenti, agli smottamenti, le giornate sono piacevoli, non fa più freddo, possiamo mettere via piumini e sciarpe, arrivano le prime giornate tiepide, e per quanto mi riguarda dovrebbe rimanere così, ma come sempre, sappiamo già che arriveranno picchi di caldo che ci fiaccherà tutti. Una giornata così è arrivata qualche giorno fa, sapevo già come sarebbe andata a finire, ma non credevo mi avrebbe messo ko come poi ha fatto.
Erano le prime giornate focose, e come sempre i primi caldi sono i più brutti almeno per me, perché il corpo non si è ancora abituato a certe temperature, e ne soffre molto, le difficoltà a respirare che ho, fanno il resto... Al mattino appena alzata ero già fiacca, ma non è la prima volta che capita e speravo in una ripresa. Non percepivo tanto il caldo dentro casa, ma sudavo tantissimo, io non sudo mai, è un periodo però che succede, ma lo addebito a capricci della malattia, mi succede anche una cosa strana a cui nessuno per ora mi ha saputo dare risposta. Quando sudo succede che sudi per lo più a destra. Comincia dalla testa, a sinistra della testa, sudorazione normale, a destra invece grondo letteralmente sudore che neanche Gesù nell'Orto. Lo so, è un paragone azzardato, ma è per rendere l'idea. Il giorno dunque sudavo tantissimo, i capelli sempre bagnati fradici, poi tutto il corpo, una cosa inaudita. Ripeto, non avvertivo come altre volte il caldo ma evidentemente fuori era un forno, bollente e umido e questo si ripercuoteva su di noi.
Comincio a stare male, a sentirmi le gambe sempre più pesanti, ai piedi che ormai a causa delle cure, non sento più, o meglio li sento sempre come intorpiditi, e come se mille formichine me li pizzicassero. Inoltre sempre a causa delle cure che faccio, da alcuni anni soffro di crampi molto violenti, mi prendono tutti i piedi e i polpacci, le dita dei piedi si separano rigide e rimangono così a lungo, i polpacci tesi, si vede proprio il muscolo e anche questo dura a lungo. Mi vengono soprattutto quando sono sdraiata, quindi la notte o il primo mattino, e dopo pranzo quando mi sdraio un po' per riposare. È un dolore talmente violento e che dura a lungo ormai, che spesso per 2 o 3 giorni faccio fatica a camminare e sento i muscoli delle gambe come chi dopo un periodo di inattività, si mette improvvisamente a fare esercizi ginnici senza risparmiarsi, sicuramente il giorno dopo non potrà neppure muoversi.
Quando arrivano i crampi, ormai quasi ogni giorno, i dolori sono talmente forti che mi viene da gridare, ma poiché tanto non risolvo nulla, sto zitta, anche se delle volte scende una lacrimuccia. Mio marito prende a massaggiarmi piedi e polpacci; ma non c'è nulla da fare, i crampi e i dolori rimangono. Tornando a noi, il giorno ero veramente presa male. Poggiare i piedi a terra neppure a parlarne, comincio ad applicare a gambe e piedi, creme che dovrebbero defatigare le gambe, dovrebbero...In realtà, con queste creme e pomate varie, si ha un sollievo immediato, questo è vero, anche perché contengono il mentolo che rinfresca e deodora, ma più di quello non fanno, le mie gambe pesanti erano e pesanti sono rimaste. Per la prima volta in vita mia, tranne quando sono stata male per altri motivi, sono rimasta seduta sul divano, tutto il giorno, annoiata e malconcia. A un certo punto mi accorgo che non mi reggo in piedi, non mi sono accorta subito, perché io anche quando sto male, se resto seduta o sdraiata sul divano, apparentemente sto bene, i guai cominciano quando tento di alzarmi, allora immediatamente subentra una debolezza che mi fa capire casomai mi fossi dimenticata, quanto sia potente la malattia. Dunque non ce la faccio a stare in piedi da sola, il mio corpo lo sento pesantissimo, le gambe sembrano spezzate e come staccate dal resto del corpo, anche per spostarmi in casa, dovevo far ricorso a mio marito, dovevo aggrapparmi a lui per fare anche solo due passi, le gambe non mi reggevano e in più sentivo i piedi andare a fuoco, poggiarli anche solo a terra mi causava forti dolori.
Ho fatto allora dei pediluvi con i sali appositi e mio marito mi faceva dei massaggi, ma nulla, dopo un iniziale sollievo, tutto tornava come prima. Decido allora di fare una doccia rinfrescante. Si, io decido, ma al bagno ci devo arrivare e come già detto, non potevo neppure camminare. Con l'aiuto indispensabile di mio marito, raggiungo il bagno, mi posiziono non senza fatica sullo sgabello bianco che fa subito ospedale, ma che ormai per me è la normalità, quando mi siedo su quello sgabello mi sento tanto la principessa sul pisello, rimango ferma tutta impettita mentre mio marito mi lava, non mi muovo più che altro per non bagnare ovunque, poi finalmente entro io in possesso della doccetta e mi sciacquo per bene, certo un po' d'acqua cade sul pavimento, ma pazienza, mio marito provvederà ad asciugare tutto. Dopo la doccia e la medicazione, mi sento subito meglio, ma dura poco, dopo un po' ricomincio a sudare e a stare male. Mio marito ha dovuto vestirmi e persino mettermi a letto, non riuscivo letteralmente a sollevare le gambe, quando tentavo di tirarmi su, ricadevo, e non ce la facevo più ad alzarmi. Questa storia è durata tutto il giorno, ma credo che non sia riuscita a far capire il malessere orribile che mi aveva colto quel giorno. Ero solo speranzosa che il giorno dopo sarebbe andata meglio e confidavo nell'arrivo del maestrale, il nostro amato vento, che certo quando ci si mette, fa anche danni, che avrebbe però spazzato questa calura esagerata. In effetti è successo così e già dal giorno dopo si respirava meglio e mi riprendevo...