

Maggio, mese di TAC
- di Redazione
- 14 Maggio 2019
- Rita, poesie e non solo
Torna l'appassionante appuntamento del martedì con l'amatissima Rita Meleddu
Ho letto per tanti anni "Confidenze" e "Intimità", settimanali femminili contenenti storie di vita vissuta, inserti e rubriche varie, dalla cucina, al cucito, a quelle riguardanti la moda, ma ricordo che nel mese di maggio faceva la sua comparsa l'inserto "Maggio, il mese delle spose", si parlava di tutto ciò che concerne una sposa e quindi il matrimonio, dai bellissimi abiti da sposa, ai suggerimenti per la cerimonia, dai fiori ai confetti. Ogni anno si ripeteva la stessa storia, ma era bello leggere e vedere questi inserti. Con minuzia di particolari si passava in rassegna tutto ciò che riguardava un matrimonio, dalla sua organizzazione, si iniziava dalle partecipazioni, non poteva mancare il mazzolino che la sposa riceve dallo sposo, si passava agli abiti degli sposi (ma si sa che il giorno del matrimonio, non si hanno occhi che per la sposa), per proseguire con la cerimonia vera e propria, con vari suggerimenti per l'addobbo floreale, passando poi al banchetto e quindi all'allestimento dei tavoli e alle tante portate, per finire con la torta e le bomboniere, senza dimenticarsi del ruolo del fotografo, un ruolo importantissimo; era infatti quello che doveva fissare nel tempo immagini di un giorno felice. Nulla veniva tralasciato e le spose di quegli anni potevano contare su mille idee per rendere indimenticabile il loro giorno più bello.
Ora non compro più Confidenze e maggio per me è diventato "il mese delle tac". Faccio la tac in genere ogni 6 mesi, per cui spesso capita a maggio e a novembre. Quella di novembre posso ormai considerarla vecchia, aspetto con ansia di fare quella di maggio, per vedere cosa mi porterà. Non mi aspetto buone nuove, mi accorgo da tanti sintomi che le cose non vanno per il meglio, però come sempre ci spero, la speranza lo ripeto per l'ennesima volta, non ci deve abbandonare mai, deve essere sempre nostra compagna di viaggio, anche nella vita di tutti i giorni, non necessariamente solo nella malattia. E allora con fiducia, non solo con ansia, mi appresto a fare l' ennesima TAC per vedere cosa mi porterà, quale sentenza emetterà. Come sempre accettero' il suo verdetto, cercherò di non farmi sopraffare dalla disperazione qualora dovessi avere notizie non proprio brillanti e attendero' di fare la prossima TAC sperando che in ogni caso sia migliore della precedente.