La Pasqua in ospedale

La Pasqua in ospedale

  • di Redazione
  • 27 Marzo 2018
  • Rita, poesie e non solo

Ritorna il martedì della nostra mitica Rita Meleddu e con esso l'appuntamento con la rubrica Rita, poesie e non solo


Non deve essere piacevole trascorrere le feste in ospedale, soprattutto quelle natalizie e pasquali che sono le ricorrenze in cui si è più coinvolti emotivamente e l'aria che si respira infonde struggimento e nostalgia per la famiglia e per i propri cari. Con l' inizio della settimana Santa, con i suoi riti antichi e per questo ancor più suggestivi, lo star male assume un altro significato. È la settimana della passione di Gesù, della grande umana sofferenza che lo condurrà fino alla morte in croce. È anche, però, la settimana della resurrezione di Gesù, della rinascita, del passaggio dalla morte alla vita nuova, della vittoria della vita sulla morte. Quante persone in questo momento vivono una croce, chi in casa propria, sostenuto dagli affetti più cari, chi in ospedale! Pesante fardello di cui ognuno porta personalmente  il peso. Nessuno può sostituirsi a un’altra persone e prendere sulle proprie spalle una croce che non gli appartiene. In un’ altra occasione ho raccontato della tristezza che si prova a stare ricoverati in giorni così speciali. Mio marito fece quest’ esperienza nel giorno di Natale, fu tristissimo per noi familiari che ci recammo a trovarlo e per lui. C' era tanto silenzio intorno, pochissimi ricoverati, quindi pochissimi visitatori. C' era una sorta di strana tristezza...
Eppure mio marito, seppur molto sofferente, non aveva una malattia severa come il cancro, una malattia che purtroppo, non sempre, e non per tutti per fortuna, è ancora incurabile. Ecco oggi il mio pensiero va a chi soffre a chi porta una pena nel cuore per qualsiasi motivo, a  chi non vede una via d'uscita da situazioni critiche. A tutti, ma a questi ultimi in particolare, vanno i miei auguri. Che la Pasqua di nostro Signore porti ristoro, sollievo e perché no? Guarigione a chi è nella pena della malattia.