

Il malessere ritorna
- di Redazione
- 15 Ottobre 2019
- Rita, poesie e non solo
Si rinnova l’appuntamento del martedì con la rubrica curata dalla nostra magica Rita Meleddu
Dopo un periodo di relativa tranquillità, ecco tornare più forti e frequenti, i malesseri. Alcuni sono più evidenti e non mi fanno ben sperare, ma ne parlerò con la mia dottoressa e vedrò cosa si potrà fare. Ho da anni un esile versamento pleuro pericardico, che non mi infastidiva più di tanto, o meglio non inficiava molto la qualità del respiro. C' era però già la costrizione toracica che a tratti mi infastidiva. Quando devo descrivere questa condizione ai medici che mi visitano, dico sempre che mi sento come chi, avendo una taglia 46, voglia entrare in una maglietta taglia 38. Non è possibile, e non si vede l' ora di togliersi tale maglietta perché si ha un immediato senso di oppressione e soffocamento. Ecco, io da tanti anni sono così, sono costretta dentro il mio torace che non riesce più a espandersi come dovrebbe. Ora però il versamento pleurico è aumentato, e il polmone destro, che già nell'ultima tac di maggio appariva compresso, è in sofferenza. Non posso camminare veloce neppure per pochi metri, né fare le scale, o meglio, io faccio ugualmente queste cose, ma, immediatamente, il respiro ne risente. Mi devo fermare e cercare di riprendermi. Dico a mio marito che non riesco a tirare un respiro lungo, a metà si ferma, allora devo chinarmi e cercare un po' di giovamento. La cosiddetta "fame d' aria" è terribile, siamo nati per respirare e, avendo provato ormai un po' di tutto a livello di fastidi e dolori, posso affermare che è una delle sensazioni più brutte che si possono provare. Anche dormire è diventato più difficile. Non appena mi stendo mi sento soffocare, allora mi metto a sedere di scatto sul letto; sempre portando il torace in avanti e cerco di respirare. Poi per poter riposare un po' dormo con un braccio infilato sotto il cuscino, in modo da rialzare il capo e il tronco, o con 2 cuscini, ma anche così sono infastidita. Per fortuna per il momento riesco ancora a dormire un po', ma ho paura che il liquido presente nella pleura continui a salire e allora sarà anche peggio. So da amiche che hanno avuto questo problema prima di me che per alleviare i sintomi orribili (una cara amica mi diceva che sentiva i polmoni gorgogliare), si può procedere all'eliminazione del liquido presente nei polmoni, attraverso l'aspirazione a mezzo siringa. Questo, oltre che doloroso, almeno immagino, non dà soluzione, perché certo allevia immediatamente chi si sottopone a questa pratica, ma tende nel 40% dei casi, a recidivare e pare che il liquido aumenti pure. Non capisco poi come si potrebbe procedere nel mio caso, avendo come sapete, tutto il torace lesionato. Credo che però per togliere il liquido, si entri dalla spalla. Comunque non mi voglio fasciare la testa prima di essermela rotta e… Chi vivrà vedrà. Certo, ora capisco il perché della tachicardia sempre più frequente e di tanti altri piccoli e grandi segnali che non fanno presagire niente di buono. Spesso mi chiedono perché scrivo la mia storia, perché pare che non sia gradito a molti; e me ne farò una ragione, se non dormo non sarà per quello, ma per ciò che ho appena descritto e le mille preoccupazioni inerenti e derivanti la malattia. Scrivo, non per far sapere i fatti miei a tutti, anche perché non sono interessanti, ma perché principalmente fa bene a me stessa, è uno sfogo, in secondo luogo credo di poter aiutare chi si trova nella mia stessa situazione. Quando una persona sta male, innanzitutto vuole stare sola con la propria famiglia, e non ha bisogno di cuoricini e fiocchetti vari, che pure servono per carità, ma ha bisogno di chi gli dica le cose come stanno e possa però, allo stesso tempo, trovare conforto nelle parole di chi c'è passato prima di lei. Poi chi vuole vivere la malattia nel silenzio, è libera di farlo, ci mancherebbe, ma come diciamo sempre noi metastatiche, " il silenzio non ci salverà ", e poiché siete in tantissimi a chiedermi di scrivere, finché potrò e avrò qualcosa da dire, lo farò. Volevo poi scusarmi con chi commenta ciò che scrivo, perché sta succedendo sempre più spesso che non riesca a rispondere a tutti, e me ne dispiace davvero, trovo educazione rispondere a chi ti dedica del tempo, e trovo maleducato chi su fb posta qualcosa, poi non risponde a chi commenta, a che serve scrivere solo per sé stessi? Sono misteri, peraltro insignificanti, ne convengo io per prima, cui non trovo risposta e del resto fossero questi i problemi della vita, però trovo che chi scrive deve anche rispondere, poi giustamente ognuno fa ciò che vuole. Io purtroppo non sempre posso, sia per mancanza di tempo che per le mie, ormai scadenti, condizioni fisiche, ma vi assicuro che leggo tutto e mi date tanta forza per andare avanti in questo difficile percorso, sempre più irto di ostacoli.