Tumori femminili e sport 2018: un calcio al cancro, perchè la vita è tutto il resto

Tumori femminili e sport 2018: un calcio al cancro, perchè la vita è tutto il resto

  • di Redazione
  • 26 Maggio 2018
  • Sardegna

"Il gioco di squadra fa la differenza" e "La vita è tutto il resto" sono diventate due frasi símbolo dell’evento Tumori femminli e sport 2018: Un calcio al cancro, giunto alla seconda edizione, che si è tenuto questa mattina a Cagliari dalle 8.45 presso il T-Hotel.

L’incontro, moderato da Daniela Cadeddu nel quale si sono alternati illustri pareri medici, emozionanti testimonianze delle pazienti e interventi in sala e video di tanti amici vip, è stato organizzato dalla Fondazione Taccia Ricerca sul Cancro con il progetto Mai Più Sole contro il tumore ovarico, in collaborazione con la Fidapa BPW Italy, Sezione di Cagliari.

La mattinata si è aperta con i saluti di Paola Melis, Presidente Fidapa Bpw Italy – Sezione di Cagliari e Silvia Trois, Past Presidente del Distretto Sardegna, da sempre vicine alle attività delle donne per sostenerle e incoraggiarle.

Albachiara Bergamini, Consigliere in carica e referente per la Sardegna della Fondazione Taccia – Ricerca sul cancro ha ricordato gli inizi del progetto Mai Più Sole contro il tumore ovarico: "In questo primo anno di vita il nostro sito è diventato un punto di riferimento per tante donne che ci seguono e si ritrovano in amicizia e condivisione. Abbiamo coinvolto anche le donne ucraine e russe traducendo il materiale informativo nella loro lingua".

"È il secondo anno che sono qui e mi sento parte integrante della squadra e di questo progetto del quale fanno parte tante donne stupende" ha commentato durante i saluti Yuri Marcialis, Assessore allo Sport del Comune di Cagliari.

Nel suo intervento Ezia Caredda, Presidente delle Karalis PInk Team "Daniela Secchi" ha sottolineato la sinergia tra le varie associazioni che, grazie al gioco di squadra, hanno permesso di realizzare il sogno dell’acquisto dell’imbarcazione per gli allenamenti di Dragon Boat

La parte scientifica dell’evento si è aperta con l’intervento Dottor Daniele Farci, Oncologo dell’Ospedale Businco di Cagliari e Consigliere Nazionale dell’AIOM che ha ribadito che "l’attività física riduce l’incidenza di alcuni tumori, ormai è accertato così come seguire una sana alimentazione.Senza dimenticare il non fumare e praticare il sesso sicuro".

Il Dottor Antonio Macciò, Responsabile di Ginecologia Oncologica dell’Ospedale Businco di Cagliari ha ringraziato le donne che non si arrendono per la loro battaglia contro la malasanità. "La fatigue associata al cancro è un sintomo multifattoriale che aggredisce soprattutto il muscolo. È variabile a seconda del paziente e può cambiare la sua prospettiva di vita. Bisogna educare il paziente a capire che di cancro si può guarire per eliminare la sensazione della continua mancanza del voler fare e reagire, inserendo l’attività física nella terapia".

Tantissimi gli ospiti in sala tra i quali il giornalista Matteo Bruni, il campione di atletica Aldo Medea e il campione del mondo Master Judo, Pietro Corona.

"Lo sport è la mia vita, non c’è tempo per disperarsi. Il paziente oncologico, se seguito adeguatamente, può raggiungere qualsiasi obiettivo sportivo, anche partecipare alla mezza Maratona di New York come è capitato a me" ha ricordato Daniela Tocco, Presidente dell’Associazione Passu Passu.

"Sono stata un’osservatrice del percorso di Daniela e l’ho seguita durante tutte le visite e tutti i trattamenti per metterla in condizione di partecipare al meglio alla competizione. La sua storia è diventata lo studio della mia tesi di laurea in Menagement dello sport", ha raccontato Paola Morelli.

Maria Grazia Caligaris, Presidente Associazione Socialismo Diritti Riforme ha lanciato il grido di protesta delle pazienti oncologiche contro le mancanze della sanità pubblica e l’opposizione assoluta alla chiusura del reparto oncologico della Struttura Ospedaliera "Nuova Casa di Cura" di Decimomannu.

Il Professor Andrea Figus, Chirurgo plastico del Presidio Ospedaliero Duilio Casula di Monserrato ha parlato di mastectomia e ricostruzione dopo il tumore al seno. "Il medico non è più quello che deve imporsi e dire quello che è meglio fare, deve fornire alle pazienti tutte le possibilità affinchè ogni donna abbia il diritto di scegliere ciò che è meglio per lei".

Il Dottor Salvatore Salis, Direttore Terapia Antalgica Ospedale Zonchello Nuoro e Direttore dell’Hospice di Nuoro ha fissato l’attenzione sull’imprescindibile rapporto tra medico e paziente nel corso della storia. "La política deve essere in grado di collegarsi nuovamente con l’etica. Il medico oltre alle qualità tecniche deve avere anche qualità non tecniche dove il tempo della comunicazione deve essere tempo di cura".

La Dottoressa Nadia Brusasca, Responsabile Centro di Psiconcologia Ospedale Zonchello Nuoro ha analizzato "il mondo particolarissimo della psiconcologia, che si occupa di alleviare la sofferenza emotiva del paziente oncologico e dei suoi familiari per garantire una migliore qualità della vita".

Subito dopo Valentina Dessì ha voluto ringraziare e salutare le ragazze di Mai Più Sole che l’hanno ispirata e su cui ha svolto una ricerca per la sua tesi di laurea.

"Non è la prima volta che racconto la mia storia ma questa volta credo davvero di essere pronta. La vita di chi fa il salto dalla vita dei sani a quella dei malati viene sconvolta ma una delle sfide più grandi è quella di essere trattata come una persona e non come un numero", ha descritto così il suo percorso oncologico Giulia Muntoni, che cura per il portal Mai Più Sole la rubrica "Le Perle di Giulia".

Protagoniste della giornata anche Sonia Aresu, che cura la rubrica "Il peso della determinazione" e Rita Meleddu, autrice di "Rita poesie e non solo". Tramite un saluto video ha voluto comunque partecipare anche Rosalba Gencarelli che scrive "Il diario di Rosy: abbi cura di splendere".

La Dottoressa Alessandra Gottardi, Chirurgo plastico IEO-Milano ha ricordato che "il post operatorio di una paziente che ha subito una ricostruzione mammaria prevede una totale ripresa delle attività quotidiane tra le quali l’attività física totale".  

La Dottoressa Elisa Vicini, Senologa IEO-Milano ha ribadito "l’importanza della sessualità e della vita riproduttiva e di copia della paziente affetta da tumore. Non possiamo non parlare di questi temi fondamentali della vita in quanto quasi 800.000 donne in Italia hanno avuto il tumore al seno".

Appuntamento al pomeriggio, ore 16.30, presso l’impianto sportivo A.S.D. Calcio Newton per il torneo di Calcio a 5 femminile a cui parteciperanno le squadre di MAI PIÙ SOLE CONTRO IL TUMORE OVARICO, INSIEME PER CASO, SOLO WOMEN RUN, KARALIS PINK TEAM "DANIELA SECCHI", PASSU PASSU e FONDAZIONE IEO CCM.