Tumore ovarico avanzato, uno studio dello IEO combina il farmaco Relacorilant alla chemioterapia

Tumore ovarico avanzato, uno studio dello IEO combina il farmaco Relacorilant alla chemioterapia

  • di Redazione
  • 18 Luglio 2023
  • Italia ed estero

Tale cura potrebbe migliorare le aspettative di vita

La scienza non si ferma aprendo nuove speranze per la cura dei tumori ovarici avanzati e resistenti al platino. La notizia arriva dallo IEO (Istituto Europeo di Oncologia). Infatti sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Journal Of Clinical Oncology i risultati di uno studio internazionale coordinato dall’IEO. I dati dimostrano che il farmaco Relacorilant, somministrato per bocca prima, durante e dopo l’infusione del chemioterapico Nab-paclitaxel, aumenta di circa un anno la sopravvivenza libera da malattia e migliora la durata della risposta alla terapia stessa rispetto al trattamento con il solo Nab paclitaxel. Il tutto senza aumentare eventuali effetti collaterali 
La Prof.ssa Nicoletta Colombo, Direttore dell’Ovarian Cancer Center e Direttore del Programma Ginecologia IEO, è il primo autore del lavoro e a tal proposito ha dichiarato che "i benefici che le pazienti hanno avuto dalla terapia combinata sono molto significativi soprattutto se consideriamo che Relacorilant è un farmaco sicuro e facile da assumere. Purtroppo le opzioni terapeutiche per le donne con tumore ovarico resistente al platino al momento sono limitate, ma siamo sul punto di sviluppare un modo completamente nuovo di curare questa difficile malattia. Dunque ogni passo verso l'obiettivo conta. Ora, come sempre avviene nella ricerca medica, i risultati che abbiamo ottenuto nella fase 2, vanno confermati su un gruppo più ampio di pazienti."
I dati della fase 2 della ricerca sono stati ricavati grazie a 178 pazienti, mentre la fase 3 dello studio prevede l’arruolamento di 360 pazienti ed è già in corso allo IEO e in diversi centri a livello internazionale. 
Fonte: Journal Of Clinical Oncology