Tumore del pancreas, in aumento i casi tra le donne sotto i 55 anni

Tumore del pancreas, in aumento i casi tra le donne sotto i 55 anni

  • di Redazione
  • 12 Aprile 2023
  • Italia ed estero

Aumentano i casi di tumore al pancreas, soprattutto nelle donne sotto i 55 anni.
Il cancro del pancreas è stato diagnosticato a oltre 450mila persone negli Stati Uniti  tra il 2001 e il 2018. Tali dati sono stati pubblicati su Gastroenetrology. Tale lavoro è frutto dello studio di un gruppo di ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles,  che ha dimostrato un aumento importante dell’incidenza di questo tipo di cancro in tutta la popolazione e che rileva una velocità di diffusione fra le donne molto più alta. In particolare in quelle sotto i 55 anni, con punte del 2,4% in più rispetto a quello rilevato tra i coetanei maschi. Tra gli over 55, le cose tornano uguali per maschi e femmine, mentre nella fascia 15-34, tra il 2001 e il 2018 la differenza di trend di incidenza è stata superiore al 200% a svantaggio delle donne. "Anche in Italia i trend di incidenza stanno crescendo sia negli uomini sia nelle donne con più di 70 anni: nei primi di 2,2% l’anno, nelle donne di 2,4% l’anno. Il dato interessante però è che c’è un aumento pari a un 2% circa l’anno anche nella fascia 50-69 anni. In questo caso però l’aumento c’è solo nel sesso femminile", spiega Lucia Mangone, responsabile del Registro tumori di Reggio Emilia, e già presidente di Airtum, l’Associazione italiana registi tumori. 

In Italia ogni anno si registrano circa 14mila nuovi casi di tumori del pancreas: 6800 nei maschi e 7400 nelle femmine. "Parliamo di una malattia poco frequente. Tuttavia, quando andiamo a controllare i dati per sesso e per età, nelle donne over70 il tumore del pancreas diventa il quarto tumore più frequente in termini di incidenza, raggiungendo il 6% dei casi totali di cancro", sottolinea Mangone. 

L’esatta ragione di questa differenza di genere rispetto alla velocità con cui il tumore del pancreas sta aumentando non è nota, dicono gli autori americani. "Potrebbe essere dovuta a un'esposizione differente guidata dal sesso oppure alla risposta a fattori di rischio noti o ancora da esplorare", hanno scritto gli autori, concludendo che "bisognerebbe concentrare gli sforzi nel tentativo di comprendere le cause di questa tendenza per elaborare possibili misure preventive".
Guardando i dati americani si possono fare delle considerazioni rispetto alla situazione italiana. "Per prima cosa il dato Usa si riferisce soprattutto a donne nere, e noi in Italia non abbiamo ancora mai rilevato differenze legate alle origini etniche – dice Mangone –. Poi, dai registri Usa emerge una prevalenza di casi di tumori della testa del pancreas, cioè localizzati. Si tratta quindi di diagnosi meno tardive di quello che vediamo da noi; possiamo dedurne che negli Stati Uniti ci sia una maggiore attenzione alla diagnostica precoce: questo è un dato interessante". 

"Purtroppo parliamo di un tumore che ha una sopravvivenza ancora molto bassa: nel nostro paese a 5 anni dalla diagnosi è pari all’11,6%. Questo è dovuto proprio a una diagnosi tardiva perché nella maggior parte dei casi i sintomi emergono quando la malattia è già avanzata, e solo il 20% dei casi arriva alla chirurgia, che potrebbe essere risolutiva", conclude Mangone.
I ricercatori americani hanno confrontato le differenze di incidenza tra uomini e donne in termini di impatto sulla mortalità. Ed è emerso che prima dei 55 anni i tassi di mortalità per tumore del pancreas nelle donne sono rimasti invariati. Ma negli uomini sono diminuiti.