Tumore al seno metastatico Her2-low, approvato in Italia un nuovo farmaco

Tumore al seno metastatico Her2-low, approvato in Italia un nuovo farmaco

  • di Redazione
  • 15 Gennaio 2024
  • Italia ed estero

Si tratta del primo trattamento oltre la chemioterapia per i tumori a bassa espressione dei recettori Her2 che rappresentano oltre il 50% delle diagnosi

Importante novità in Italia per curare il tumore al seno metastatico! Trastuzumab deruxtecan,  l'anticorpo coniugato da poco approvato per il tumore al seno Her2 positivo ora sarà utilizzato anche per il tumore a bassa espressione dei recettori Her2

L’ AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha dato il via libera attraverso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dello scorso 16 dicembre 2023. Trastuzumab deruxtecan, come evidenziato nei risultati dello studio di fase 3 DESTINY-Breast04 e pubblicati lo scorso anno sul New England Journal of Medicine, può migliorare nettamente la sopravvivenza globale e cronicizzare in modo efficace la malattia nelle pazienti con tumore al seno metastatico Her2-low precedentemente sottoposte a chemioterapia.
Nello specifico lo studio evidenzia che la metà delle pazienti trattate con il nuovo farmaco sopravvive più di circa 24 mesi. Non solo: dopo questo periodo una donna su sette non ha ancora avuto progressione, mentre nel braccio trattato con la chemioterapia hanno tutte avuto progressione.

Generalmente il tumore del seno viene classificato in tre principali branche:

1) HR+,  i tumori con recettori ormonali positivi, estrogeni e/o progesterone
2) Her2+ quelli con recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano positivo
3)  triplo-negativo (TNBC, negativo al recettore degli estrogeni, a quello dei progestinici e all'iperespressione di HER2).

Inizialmente l’espressione Her2 era definita solo come positiva o negativa, oggi è invece possibile classificarlo in 0,  1+, 2+,  3+,4+.  Oggi con il termine Her2-low vengono identificati tutti i carcinomi mammari con livelli di espressione 1+ o 2+, considerati finora come Her2 negativi. 

"Fino al 55% di tutti i tumori al seno esprime livelli bassi di Her2 ed è, pertanto, classificabile come Her2 low. Fino ad oggi questi tumori erano classificati semplicemente come Her2 negativi (cioè, con Her2 non iperespresso) - spiega Michelino De Laurentiis, Direttore del Dipartimento di Oncologia Senologica e Toraco-Polmonare, Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione ‘G. Pascale’ di Napoli -. Oggi, invece, visto che i tumori Her2 low possono avvalersi di questa nuova opportunità terapeutica data dal trastuzumab deruxtecan, diventa fondamentale identificare esattamente il livello di questa proteina, non solo dichiarare un risultato positivo o negativo, proprio per identificare i tumori Her2 low (Her2 1+ o 2+) rispetto a quelli con assenza completa della proteina Her2 (Her2 0)". 


"Una bassa espressione di Her2 può verificarsi sia nella malattia ormono-positiva che negativa - sottolinea Alessandra Fabi, Responsabile Medicina di Precisione in Senologia, Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli IRCCS di Roma -. Fino ad oggi la chemioterapia era l’unica opzione disponibile per le pazienti con tumore del seno avanzato o metastatico a bassa espressione di Her2, sia positivo che negativo per i recettori ormonali, dopo aver ricevuto almeno una linea di chemioterapia. Trastuzumab deruxtecan è quindi un’innovazione scientifica importante. Eravamo molto insoddisfatti di come le pazienti con livelli di Her2 bassi andassero in progressione dopo il trattamento standard, e ora abbiamo un trattamento biologico che permette di raddoppiare la sopravvivenza con una tossicità presente, ma maneggevole. La seconda innovazione riguarda l’approccio diagnostico: se abbiamo una paziente con un tumore che nasce come Her2 negativo, dovremmo effettuare una nuova biopsia e nuovi analisi, dove possibile, perché potremmo cambiare la storia di quella paziente se troviamo livelli Her2 1+ o 2+".