Quanto influiscono i vaccini per i pazienti malati di tumore?

Quanto influiscono i vaccini per i pazienti malati di tumore?

  • di Redazione
  • 16 Novembre 2023
  • Italia ed estero

Il 20% dei pazienti italiani colpiti da tumore non ha mai parlato di vaccinazioni con il proprio oncologo. Il 56% non conosce i rischi di una mancata immunizzazione mentre l’80% non è consapevole del fatto che una corretta vaccinazione può contribuire a migliorare i risultati delle terapie anti-tumorali. Soltanto un malato su dieci sa che la vaccinazione anti Herpes Zoster è fortemente raccomandata.

Una survey condotta su oltre 500 pazienti dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), che rientra nella nuova campagna informativa "La vaccinazione nel paziente oncologico" ha evidenziato questi dati allarmanti.

"Vogliamo fornire informazioni certificate a supporto dei malati di cancro, e sensibilizzare la popolazione e i clinici sull’importanza dei vaccini.
Le immunizzazioni consigliate sono: l’antinfluenzale, l’anti-pneumococcica, l’anti-Sars-CoV-2 e l’anti-Herpes Zoster. Il "fuoco Sant’Antonio" in particolare è un’infezione che solitamente si manifesta attraverso un’eruzione cutanea a forma di placca ricoperta da piccole vescicole pruriginose dal contenuto liquido. È una diretta conseguenza del Virus Varicella Zoster e si calcola che oltre il 99% degli adulti over 40 anni sia entrato in contatto con l’agente patogeno. Di questi, una persona su tre è a rischio di sviluppare almeno un episodio di Herpes Zoster nella vita. Ma il rischio risulta raddoppiato per le persone con un sistema immunitario compromesso. Per questo è di fondamentale importanza l’immunizzazione"
, ha ricordato Saverio Cinieri, Past President di Aiom.

Ora è disponibile un vaccino "ricombinante adiuvato" che può essere utilizzato anche da tutti i pazienti oncologici, inclusi gli immunocompromessi. L’efficacia resta costante e risulta del 97% nei cinquantenni e del 91% negli ultra-settantenni. È stata valutata in persone a cui sono state somministrate due dosi a distanza di due mesi. Il progetto prevede un booklet informativo rivolto a caregiver e pazienti, uno spot divulgato e una campagna sui social istituzionali di Aiom. Si terrà inoltre un media tutorial dedicato ai giornalisti.