Si è tenuto presso la Statale di Milano il XXIV congresso mondiale di psiconcologia, presieduto dalla professoressa Gabriella Pravettoni in cui è stato rimarcato il ruolo fondamentale di questa disciplina che si occupa degli aspetti psicologici legati alle malattie oncologiche ed è diventata determinante per la cura dei tumori. L'Italia è all'avanguardia in questo settore, una leadership riconosciuta a livello internazionale, anche se gli esperti del settore sono ancora troppo pochi.

"La Lombardia rappresenta un'eccellenza nella lotta ai tumori. Qui operano ospedali e centri di ricerca riconosciuti a livello internazionale che riuniscono professionisti di altissimo livello, una formazione fra le più invidiate e tecnologia all'avanguardia. Aver portato a Milano questo Congresso Mondiale di Psiconcologia rappresenta un'ulteriore conferma di questa leadership", ha ribadito il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana durante la conferenza stampa ufficiale del congresso.

Ogni anno in Lombardia 60.000 cittadini vengono colpiti da una neoplasia, oltre la metà (54% degli uomini, il 63% delle donne) riesce a superarla. Gli esperti in psico-oncologia, ha sottolineato la professoressa Pravettoni "sono figure fondamentali nel team di cura ma in Italia siamo ancora troppo pochi".

"I servizi di psiconcologia sono garantiti solo per un paziente su 5 in Italia, permane un evidente squilibrio tra le risorse professionali a disposizione dei dipartimenti di oncologia e il potenziale numero di pazienti che potrebbe necessitare di supporto psico-oncologico. Esiste inoltre una situazione a macchia di leopardo, con differenze di erogazione del servizio tra le Regioni. In Lombardia il quadro è più confortante, ma dobbiamo lavorare ancora molto perché queste indispensabili figure siano messe a disposizione di tutti i malati, gratuitamente, come esperti dedicati alle patologie oncologiche, per un numero sufficiente di ore e durante tutto il percorso di cura", ha aggiunto Rosanna D'Antona, Presidente di Europa Donna.