Possibile risparmio di 20 miliardi di euro l'anno grazie alla prevenzione oncologica

Possibile risparmio di 20 miliardi di euro l'anno grazie alla prevenzione oncologica

  • di Redazione
  • 19 Dicembre 2023
  • Italia ed estero

A Roma un convegno nazionale promosso dal Cnel, Fondazione Aiom e Bioscience Foundation per parlare delle nuove frontiere della prevenzione

Sono circa 18.400 i nuovi casi di tumore nel 2023, così come riporta il volume "I numeri del cancro 2023" redatto dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), con la collaborazione di AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), Fondazione AIOM, dell’Osservatorio Nazionale Screening (ONS), PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), PASSI d'Argento e della Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPeC-IAP).

Non solo allarmano i numeri in sè, ma anche i costi, infatti sono ben 20 miliardi di euro i soldi spesi nel 2022 in Italia per curare i malati di cancro, fra costi diretti di terapie, ospedalizzazioni, interventi chirurgici, esami, riabilitazione e indiretti (assenza dal posto di lavoro, assistenza dei familiari ecc.).
Occorre una nuova strategia di prevenzione attiva che possa invertire la rotta, un argomento caldo che è stato trattato nel corso di un convegno nazionale promosso dal Cnel, Fondazione Aiom e Bioscience Foundation.

Si stima che nei prossimi due decenni, il numero assoluto annuo di nuove diagnosi oncologiche nel nostro Paese aumenterà, in media ogni anno, dell’1,3% negli uomini e dello 0,6% nelle donne.
Francesco Riva, presidente Delegato della Giunta del Regolamento del Cnel spiega: "Si rischia di minare la sostenibilità dell’intero sistema e di far pagare di tasca propria sempre più ai cittadini. Dobbiamo tutti insieme impegnarci per avere meno malati oncologici: la prevenzione rappresenta la sola arma davvero vincente".

Purtroppo si assiste un calo nella prevenzione secondaria ovvero nello screening, ma anche a un graduale peggioramento in quella primaria, ovvero legata ad uno stile di vita sano.
"Gli indicatori ci dicono che si fa ancora troppo poco: aumenta la sedentarietà, le persone in sovrappeso e obese e i forti consumatori di alcol - spiega Saverio Cinieri, presidente di Fondazione Aiom. Quello che è preoccupante è che questi dati, così pericolosi, sono molto diffusi fra gli adolescenti". Ad esprimere preoccupazione è anche Francesco Cognetti, presidente di Foce che dichiara: "Gli scorretti stili di vita sono in forte aumento: basti pensare all’incremento di ben il 6% (dal 23% al 29%) di persone completamente sedentarie e all’aumento di chi è in sovrappeso e obeso. Sono indispensabili piani operativi sul modello del Beating Cancer Act Europeo che integrino il Piano Oncologico Nazionale".

La scienza fa passi da gigante e in soccorso della prevenzione ci sarà il ‘Cancer Driver Interception’, cioè la ricerca di quelle alterazioni che, se non corrette, possono favorire la cancerogenesi. "Non basta insistere sugli stili di vita: bisogna ricercare i fattori prodromici che possono favorire la nascita di una neoplasia", sottolinea Adriana Albini, collaboratrice della Direzione Scientifica dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano e coordinatrice mondiale del Working Group sulla Cancer Prevention dell’Associazione americana per la ricerca sul cancro (Aacr). 

Esistono infatti numerosi studi che hanno dimostrato l’utilità di misurare alcuni fattori prodromici: "Si tratta dell’instabilità genomica, l’infiammazione cronica, la disbiosi intestinale e il disequilibrio del sistema immunitario. Tutti misurabili attraverso esami del sangue e materiale biologico", prosegue Albini.
"Il tumore impiega anni prima di svilupparsi , spiega Giuseppe Mucci, presidente di Bioscience Foundation, nata da uno spin off dell’Università Tor Vergata di Roma. Oggi è possibile monitorare queste alterazioni con semplici test che possono rivelarci condizioni prodromiche negative che possono poi essere corrette con stili di vita sani. Una prevenzione attiva, dunque, come si fa in campo cardiovascolare controllando la pressione arteriosa o l’ipercolesterolemia".