Oncologia, alcuni consigli davanti al gran caldo

Oncologia, alcuni consigli davanti al gran caldo

  • di Redazione
  • 1 Agosto 2023
  • Italia ed estero

Estate, mare e profumo di vacanza portano con sè gli effetti collaterali legati al caldo torrido, in particolare coloro che stanno seguendo terapie oncologiche si trovano a dover combattere  con astenia e stanchezza ed il rischio di disidratazione. 
Lo ha spiegato professor Massimo Di Maio, segretario AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) e professore presso il Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino, in un’intervista rilasciata per Fondazione Veronesi Magazine
Spesso non è semplice fare i conti con gli effetti collaterali di più farmaci somministrati in modo combinato: « Tipico è il caso del paziente in terapia antipertensiva, ligio alle prescrizioni del medico, che con l’arrivo del caldo può trovarsi in difficoltà. Spesso la pressione tende a scendere, compaiono capogiri e debolezza e allora è il caso di consultare il medico per valutare se ridurre il dosaggio finché dura il caldo». 
E’ anche consigliabile non sollevarsi drasticamente dalla posizione seduta o sdraiata, restando un po’ seduti sul bordo del letto prima di sollevarsi in piedi, per evitare cadute, soprattutto la notte. 

Il professor Di Maio spiega: «In generale, io raccomando sempre ai miei pazienti di fare attività fisica, nei limiti del possibile e compatibilmente con le condizioni generali. È importantissimo evitare la vita sedentaria. In giornate particolarmente calde, però, anche muoversi può essere poco salutare se fa troppo caldo: meglio stare tranquilli al fresco e uscire per una passeggiata la mattina presto oppure la sera».  E ovviamente è importante ascoltare il proprio corpo: «Coprirsi con tessuti leggeri, rinfrescarsi durante la giornata, riposare il più possibile, senza trascurare i segnali di stanchezza e affaticamento».

Non dimentichiamo quanto sia fondamentale per il proprio benessere bere tanta acqua: «Bere molto. Vale sempre, tutto l’anno e con qualsiasi temperatura: chi è in chemioterapia deve mantenere un buon livello di idratazione e i reni in buona salute. A maggior ragione quando le temperature sono superiori alla media e si perdono anche 2 litri di liquidi al giorno solo in sudore».

Purtroppo non tutti bevono quanto dovrebbero:  «Ci sono pazienti che dicono di bere molto, ma poi se approfondiamo magari bevono mezzo litro al giorno. In generale, vediamo spesso i pazienti disidratati, tendono a bere poco per vari motivi. La malattia stessa e le terapie portano a perdere liquidi e ridurne l’introito. Inappetenza, nausea, disturbi gastrici, stanchezza».