La diagnosi di tumore fa paura a sei famiglie su dieci

La diagnosi di tumore fa paura a sei famiglie su dieci

  • di Redazione
  • 16 Aprile 2024
  • Italia ed estero

La diagnosi di tumore può fare paura soprattutto nelle sue patologie più gravi che rappresentano una delle maggiori fonti di preoccupazione per una famiglia su tre (32,5%). Più di una su due (63,3%) cita il cancro come timore più diffuso; seguono l'ictus con il 10,9%, l'infarto con il 10,7% e la sclerosi multipla con il 10,1%.

È quanto emerso dai dati di una survey su cui si sono confrontati gli esperti che hanno partecipato al MetLife Human Health Summit, organizzato a Milano da MetLife, compagnia leader globale nell'offerta di prodotti assicurativi, sul tema 'Innovazione e scienza incontrano le persone'.

Grazie ai progressi della medicina, all'aumento delle diagnosi precoci e alla qualità delle cure pur aumentando le diagnosi di tumore, anche in persone giovani, si muore di meno o si cronicizza la patologia. Eppure, ancora oggi una diagnosi è considerata spesso una sorta di condanna. "In realtà non è così, il problema è anche culturale. Sono 3,6 milioni le persone con diagnosi di cancro in Italia che hanno superato questa malattia. Si assiste a una maggiore incidenza legata all'aumento dell'aspettativa di vita: si pensi che in Italia nel 2023 i casi sono stati 395mila, 15mila in più rispetto all'anno precedente", ha dichiarato Paolo Veronesi, professore ordinario in Chirurgia all'Università degli Studi di Milano, direttore del Programma Senologia e della Divisione di Senologia dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) e presidente di Fondazione Umberto Veronesi Ets.

Sul calo della mortalità, secondo Veronesi incidono "due fattori principali: diagnosi più precoce e terapie mediche molto avanzate, come quelle a bersaglio molecolare che ogni anno si arricchiscono di nuovi farmaci. Curiamo quindi malattie anche avanzate, con metastasi in altre sedi, grazie a una serie di farmaci che alternano e spesso sostituiscono la chemioterapia evitandone gli effetti collaterali. Indagando la predisposizione genetica allo sviluppo del tumore, ritengo che un giorno sarà possibile testare la predisposizione di ognuno di noi a sviluppare un cancro. Oggi, per esempio, sappiamo che l'8-10% dei casi di tumore alla mammella ha alle spalle una mutazione genetica".

Un ruolo importante è riservato all'intelligenza artificiale, sia in fase di diagnosi sia in quella di cura.

"Si pensi alla diagnosi precoce aumentata. L'Ai addestrata sulle immagini è in grado di identificare segni subclinici difficili da vedere nel normale iter diagnostico. Questo consente di individuare dei pattern, degli schemi ricorrenti", ha sottolineato Federico Cabitza professore di Interazione uomo-macchina e supporto decisionale all'Università degli Studi di Milano-Bicocca e senior researcher Irccs Ospedale Galeazzi Sant'Ambrogio di Milano.

Al momento sul mercato "ci sono circa 700 dispositivi medici etichettabili come Ai. La maggior parte riguardano la radiologia e quindi diagnosi oncologica, per l'individuazione o caratterizzazione di tumori anche molto piccoli. Certo è molto difficile fare previsioni: questo genere di sistemi cambia a un ritmo senza precedenti, ma l'intelligenza artificiale è davvero in grado di migliorare la vita delle persone. La relazione fra medico e paziente è multidimensionale non può essere surrogata mettendo al suo posto uno schermo di un pc", ha aggiunto Cabitza.

"La parola cancro fa ancora molta paura, la diagnosi genera uno shock simile a quello successivo a una forte scossa di terremoto. La crisi emotiva può assumere la forma di un trauma: il dolore oncologico impatta sulla psiche e implica dei cambiamenti radicali. Anche la cronicizzazione rappresenta una sfida con cui si deve convivere. Anche la famiglia viene impattata. In Italia, su 7 milioni di caregiver, 3 assistono malati con patologia oncologica. Si diventa caregiver per necessità e non tutti hanno una disposizione naturale ad essere accanto al malato", ha commentato Sabina Rasia, psicologa della Fondazione Ant Italia Onlus, specializzata nell'assistenza domiciliare gratuita ai malati oncologici.