L’invecchiamento accelerato tra le possibili cause dell’aumento dei tumori nei giovani

L’invecchiamento accelerato tra le possibili cause dell’aumento dei tumori nei giovani

  • di Redazione
  • 15 Aprile 2024
  • Italia ed estero

Secondo una ricerca della Washington University di St Louis, presentata alla conferenza annuale dell'American Association of Cancer Research a San Diego, e che ha analizzato l’età biologica di quasi 150mila persone di età compresa tra 37 e 54 anni, l’invecchiamento biologico accelerato potrebbe essere associato ad un aumento del rischio di tumore.

Secondo lo studio l’età anagrafica non sempre corrisponde con la cosiddetta età biologica ossia quanti anni hanno le cellule e i tessuti di una persona. Numero che dipende da diversi fattori, come lo stile di vita, lo stress e la genetica. Il team di ricerca ha analizzato l’età biologica dei soggetti interessati per poi controllare i registri dei tumori in cerca di possibili indicatori in grado di spiegare l’aumento del tasso di incidenza di alcune tipologie di cancro definite precoci che compaiono prima dei 55 anni. Per farlo, i ricercatori si sono concentrati su nove marcatori del sangue che hanno dimostrato di essere correlati all’età biologica. 

Confrontando i dati, è emerso che le generazioni con tassi di tumore più elevati avrebbero un’età biologica superiore a quella anagrafica. In particolare, il team di ricerca ha rilevato che le persone nate dopo il 1965 (di età pari o inferiore a 59 anni) potrebbero essere biologicamente più vecchie della loro età cronologica, e avrebbero il 17% della probabilità in più di andare incontro all’invecchiamento accelerato rispetto ai soggetti nati dal 1950 al 1954. È, inoltre emerso, che l’invecchiamento accelerato sembra essere associato ad un aumento del rischio di tumore. Associazione che è risultata essere più forte con i tumori del polmone, dello stomaco, dell’intestino e dell’utero.

Nello specifico, dallo studio è emerso che le persone con alti livelli di invecchiamento accelerato correrebbero il doppio del rischio di sviluppare il cancro ai polmoni a esordio precoce rispetto alle persone con i livelli più bassi. Avrebbero, inoltre, un rischio maggiore del 60% di incorrere in una diagnosi di tumore gastrointestinale e una probabilità superiore dell’80% di sviluppare il cancro all’utero.

"È possibile che i polmoni siano più vulnerabili all’invecchiamento rispetto ad altri tipi di tessuti perché hanno una capacità limitata di rigenerarsi. Inoltre, i tumori allo stomaco e all’intestino sono stati collegati all’infiammazione, che aumenta con l’invecchiamento", ha riferito il coordinatore della ricerca Ruiyi Tian

I risultati dello studio potrebbero aprire la strada a nuove metodologie per identificare i soggetti a maggior rischio di tumore. "I risultati della ricerca sono entusiasmanti. Stiamo riscontrando sempre più tumori, in particolare tumori gastrointestinali e tumori al seno, negli individui più giovani. E se avessimo un modo per identificare chi è a maggior rischio, allora potremo consigliare cambiamenti nello stile di vita anche nell’alimentazione, nell’esercizio fisico e nel sonno", ha dichiarato la dottoressa Anna Blaes, che studia l'effetto dell'invecchiamento biologico nei sopravvissuti al tumore presso l'Università del Minnesota.