Il ribociclib riduce le recidive per il tumore al seno più diffuso

Il ribociclib riduce le recidive per il tumore al seno più diffuso

  • di Redazione
  • 5 Giugno 2023
  • Italia ed estero

La scienza continua a fare passi in avanti! Secondo un importante studio condotto su oltre 5000 pazienti (donne e uomini) colpiti da tumore al seno HR+/HER2- (positivo per i recettori ormonali e negativo per il recettore Her 2), il ribociclib ridurrebbe le recidive.
Il Tumore al seno HR+/HER2- è il tipo più diffuso e rappresenta circa il 70% di tutti i nuovi casi, raggiungendo quasi 400mila diagnosi ogni anno in tutto il mondo. 
Dopo la rimozione chirurgica del carcinoma, il rischio di recidiva si abbasserebbe del 25%, se il farmaco fosse combinato con la terapia ormonale. 
Questo è il risultato dello studio NATALEE presentato a Chicago durante il congresso dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO), il principale appuntamento mondiale dedicato alla lotta al cancro.

L'iter classico prevede la rimozione chirurgica, un'eventuale chemioterapia e radioterapia e, in conclusione, una terapia ormonale per evitare la recidiva del tumore. Un punto, quest'ultimo, di fondamentale importanza: «La terapia adiuvante della malattia radicalmente operata - spiega su Fondazione Veronesi Magazine Saverio Cinieri, presidente dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica- può essere considerata uno dei maggiori successi in oncologia negli ultimi trent'anni. Infatti, nonostante il costante aumento dei casi, la mortalità è diminuita del 6,8% dal 2015 al 2021, non soltanto per effetto della diagnosi precoce attraverso programmi di screening, ma anche per l’efficacia della terapia adiuvante. La sopravvivenza a 5 anni infatti raggiunge l’88% e pone il nostro Paese ai vertici in Europa».

Va sottolineato che i tumori HR+/HER2- non sono tutti uguali. Quelli diagnosticati in stadio II e in stadio III, nonostante la rimozione chirurgica, presentano un rischio di recidiva maggiore rispetto ai tumori in stadio I. «La malattia si ripresenta in un terzo dei casi inizialmente in stadio II e nella metà di quelli esorditi in stadio III. Inoltre, il 90% delle recidive che si sviluppano entro 5 anni portano alla malattia metastatica» spiega Fabio Puglisi, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica all’IRCCS CRO di Aviano. Ed è proprio su queste donne che si è concentrato lo studio NATALEE presentato ad ASCO.

Un risultato importante, quello presentato ad ASCO, che secondo gli addetti ai lavori potrebbe portare ad un cambiamento nella pratica clinica appena il farmaco sarà approvato per questa specifica indicazione (oggi ribociclib viene utlizzato nei tumori in fase metastatica).
Sulle 55 mila nuove diagnosi di tumore al seno in Italia, sono circa 13 mila quelle che potrebbero beneficiare della combinazione di ribociclib e terapia ormonale.