I dati della sanità: la Sardegna è all’ultimo posto

I dati della sanità: la Sardegna è all’ultimo posto

  • di Redazione
  • 19 Luglio 2019
  • Italia ed estero

Il nuovo report sulle performance del Ssn di Crea Sanità-Tor Vergata nell’ambito del progetto "La misura della Performance dei SSR" ha confermato che la sanità funziona male nel Sud Italia con Puglia, Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania e Sardegna a contendersi questo primato.

Vanno molto bene invece le cose a Trento, in Toscana e a Bolzano, mentre staccate di pochissimo, performance eccellenti anche in altre 6 realtà della penisola come Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Umbria, Veneto e Piemonte. In posizione intermedia troviamo Liguria, Valle d’Aosta, Marche, Lazio, Abruzzo e Molise.

La classifica è stata stilata in base alle indicazioni provenienti da cittadini, istituzioni, professionisti della sanità, management aziendale e industria medicale.

"Nel 2019 il Panel di esperti/stakeholder che ha contribuito al progetto è composto da 97 compenti. Complessivamente i livelli di soddisfazione (dell’Expert Panel) rispetto alle Performance attuali sono ancora su livelli relativamente scarsi: anche i migliori risultati regionali raggiunti, sono ben lontani da una Performance ottimale; i più "critici" risultano essere gli Utenti e le Istituzioni", ha indicato il Crea. 
  
"La Performance è per sua natura dinamica e, negli ultimi anni, assistiamo ad una progressiva riduzione del "peso" della Dimensione Economico-Finanziaria (processo iniziato in corrispondenza del risanamento finanziario dei SSR) e la contestuale crescita dell’importanza della componente Esiti (sviluppatasi parallelamente alla diffusione del Programma Nazionale Esiti e alla diffusione di una crescente cultura del monitoraggio statistico degli esiti. Nello specifico, gli Esiti "contribuiscono" alla Performance nella misura del 31,2%, seguiti dal Sociale (21,5%) e dall’Appropriatezza (20,2%), con la Dimensione Sociale (in continuo aumento negli anni) che appare fattore essenziale per gli stakeholder che operano nelle Regioni in Piano di Rientro".
 
"Oltre alla crescita della Dimensione Esiti (+8,1 punti percentuali), nel 2019 assistiamo ad una crescita della Dimensione Innovazione (+0,9 punti percentuali). L’indicazione per le politiche sanitarie ci sembra riassumibile dicendo che sia in atto un processo di recupero del significato profondo del termine efficienza, inteso come ottimizzazione del rapporto fra Esiti e risorse impegnate, anche mediante l’implementazione di innovazioni organizzative e tecnologiche, superando le logiche di mero risparmio di spesa: questo processo è, ad esempio, evidente nel passaggio dall’approccio usato per i Piani di Rientro Regionali a quello previsto per i Piani di Affiancamento delle Aziende sanitarie".
  
"In altri termini è ormai condiviso fra gli stakeholder del SSN, che il riavvicinamento delle opportunità di tutela regionali non potrà che passare per l’innovazione, nella misura in cui potrà generare nuove opportunità di sviluppo, adattabili alle caratteristiche socio-economiche e culturali delle diverse aree del Paese. Analizzando il contributo per Categoria di stakeholder, osserviamo che per gli Utenti le Dimensioni Appropriatezza ed Innovazione contribuiscono per quasi il 50% alla misura della Performance. Per i rappresentanti delle Istituzioni, sono le Dimensioni Sociale ed Esiti a contribuire per oltre il 70%. Per le Professioni sanitarie sono invece prioritarie Esiti ed Appropriatezza (che contribuiscono del 32,4% e 23,7% rispettivamente). Per il Management aziendale, come per le Professioni sanitarie, sono Esiti ed Appropriatezza le due Dimensioni che contribuiscono maggiormente: 36,1% e 18,5% rispettivamente. Infine, per i rappresentanti del mondo industriale, sono gli Esiti ed il Sociale le Dimensioni chiave: con il 30,0% e il 22,2% rispettivamente di contributo alla Performance".