Continuano ad aumentare i casi di tumore nel mondo occidentale
- di Redazione
- 10 Giugno 2024
- Italia ed estero
L’edizione 2024 del congresso dell’American society of clinical oncology (ASCO) si è conclusa a Chicago con un allarme: nei paesi occidentali si sta verificando un boom di casi di tumore.
Negli Stati Uniti si è già superata la soglia storica di 2 milioni di nuove diagnosi. "Siamo in una vera e propria pandemia di cancro. Ogni giorno in Italia 1.000 persone ricevono una diagnosi di un tumore", ha commentato Saverio Cinieri, presidente di Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica).
I sistemi sanitari rischiano di non reggere più i costi molto alti delle neoplasie, che, per fortuna, in casi sempre più numerosi cronicizzano. Il messaggio, che diventa un vero e proprio appello degli esperti, è che vadano stimolate e adottate strategie globali per ridurre il carico di malattia che si basano su corretti stili di vita e prevenzione attiva.
Il processo che porta allo sviluppo di un tumore (carcinogenesi), infatti, dura molti anni, a volte addirittura decenni. Durante questo periodo le persone sono in apparenza sane e del tutto asintomatiche, ma diversi fattori stanno già promuovendo attivamente la trasformazione verso la neoplasia. Uno di questi è il fumo di sigaretta: ogni sigaretta fumata alimenta il processo di cancerogenesi. Uno dei principali fattori che promuovono lo sviluppo del cancro (in inglese cancer driver) è l’instabilità genomica, a cui si aggiungono l’infiammazione cronica, gli squilibri immunitari e l’alterazione del microbiota. Insieme creano un ambiente favorevole alla transizione di cellule pre-maligne a cellule maligne.
"Come Fondazione AIOM siamo impegnati per la promozione di corretti stili di vita, in primo luogo la lotta al fumo, ma, come confermano sempre più studi pubblicati nelle principali riviste scientifiche, anche la Cancer Driver Interception. L’obiettivo è intercettare i cancer driver modificabili", ha dichiarato Cinieri.
La Cancer Driver Interception è possibile anche attraverso semplici prelievi di sangue. Fa parte degli interventi per la prevenzione attiva contro il cancro, che vede al primo posto la correzione di scorretti stili di vita. "Solo così potremo ridurre il carico di malattia e concentrarci sulle terapie più efficaci e sempre più personalizzate. I risultati presentati in questo ASCO, infatti confermano che siamo sulla strada giusta per la cronicizzazione di numerose neoplasie, mentre per altre possiamo addirittura parlare di guarigione. Ma si è anche ribadito come il 40% delle neoplasie potrebbe essere prevenuto se non si fumasse, si combattesse la sedentarietà, si riducesse l’eccessivo consumo di alcol, si seguisse la dieta mediterranea", ha concluso Cinieri.