

La Luce
- di Redazione
- 30 Ottobre 2019
- Luce della stessa luce!
I suoi racconti sono sempre un profondo spunto di riflessione, torna l'appuntamento del mercoledì con la rubrica curata da Irene Spiga
La diamo per scontata, ma quanto si cela dietro La Luce. In meccanica quantistica, in modo riduttistico, altro non è che corpuscoli di energia, fotoni. In campo medico la ritroviamo nel laser, nella risonanza magnetica. E’ usata per comprendere la materia nel mondo microscopico. Durante le interminabili sedute di chemioterapia me ne avvalevo per i viaggi che mi facevano uscire dalla stanza carica di tensione, di paure e di asetticità. Guardavo oltre il vetro della finestra iniziando dall'alba, la nascita, come un neonato che vede per la prima volta la luce, ma non sa ancora cosa sia, per poi darle tutte le forme, i valori che più mi aggradano o mi girano per la testa. Essendo "arrogada" (fan) della fisica quantistica, mi piace considerare la luce come stringhe cosmiche, fratture spazio temporali talmente lunghe da coprire anni luce. Ecco! Queste stringhe, cunicoli, tunnel, varchi, nei momenti di infusioni interminabili di sostanze estranee, devastanti, son stati la mia salvezza per guarire. Mi hanno portata fuori da quella stanza, in tempi di batter ciglio, in giro per il mondo, in spiagge calde acque esotiche, in vette sopra le nubi; lo stesso mare e sole che mi hanno sempre caricata e guarita, le stesse nubi che mi cullano quando son panna montata o da cui fuggo quando son nere e irregolari, come la massa tumorale che ho visualizzato, per conoscere e farmela amica, per vivere e lasciarla andare dove meglio crede nell'universo. La Luce, in filosofia é descritta in mille modi, ho lasciato che influisse in me in tutti quei mille modi, le ho dato un odore, una sensazione, un colore una consistenza, consapevole che alla materia di luce fa capo anche quella oscura perché non conosciuta, non capita, non assorbita, o assorbita in modo inconsapevole. Il momento di sofferenza é come la materia oscura, l'energia con il segno meno. Ho immaginato che andasse a bracetto con la luce, la mia luce e tutto, forse, sembra meno indistricabile. la matassa della mia vita diventa grande, con sempre meno paure.