

La gelosia
- di Redazione
- 13 Novembre 2019
- Luce della stessa luce!
Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "Luce della stessa luce!" curata dalla nostra amica Irene Spiga
Gelosia… Nessuno ne é stato immune negli anni, è un sentimento, uno sviscerare che appartiene a tutti. Erroneamente, pensavo di non possedere questa emozione, sono sempre felice dei traguardi altrui, mi piace seguire e trarre ispirazione dai successi, dalle idee innovative, da chi riesce a costruire dal nulla, o quasi, da chi si ingegna, da chi é entusiasta della vita. Persino quando sono entrata nel circuito oncologico ho incontrato il sentimento gelosia, invidia, in senso buono del termine. Era un susseguirsi di "beata che hai voglia di truccarti prima di venire a fare la chemio", "beata che hai un bel carattere", "beata che sei positiva".
Beata di qua beata di là, mi innervosiva, trattenevo dal dire ciò che realmente sentivo e rimuginavo pensando: "Se sapessi... Invece no! Beata subito!" Mi son detta: "Se do speranza con la mia beatitudine … perché no?" Ho iniziato comunque a scavare nel passato per trovare il motivo per il quale il sentimento gelosia mi stride dentro: se é vero che l'altro sono io, se mi disturba nell'altro, mi appartiene, eccome! Tramite gli esercizi che pratico ormai da anni, ho ricordato che tutta l’ infanzia ho avuto a che fare con mia cugina di un anno più grande, che abitava sotto casa e che per invidia verso i miei giochi e la capacità creativa nell'utilizzarli, mi faceva dispetti, mi istigava, ottenendo in cambio botte da orbi per avere l'occasione di andare a fare la povera me. Peccato per lei che ho una madre troppo avanti che non cedeva ai ricatti di una bambina e lasciava che ci arrangiassimo da noi. Infatti il giorno dopo, la mia famiglia che viveva in un vicoletto, un luogo protetto, stava lì ad improvvisare concerti, a costruire casette dove far merenda, a inventare ospedali per pupazzi, organizzare tornei di biglie e cirimele con tutto il vicinato ed oltre. Non faccio più a pugni con la gelosia, l'ho accolta e l'ho fatta mia, a modo mio e mi piace. E che bei tempi, l'infanzia giocosa, rissosa, mangereccia di pane, marmellate, torte della mamma, mitica Anna Maria ora ottantacinquenne, rimpicciolita, ma sempre grande nei consigli di pace che ti riportano alla realtà delle relazioni sociali, dove devi vivere.