

Divisa
- di Redazione
- 20 Maggio 2020
- Luce della stessa luce!
L'amica Irene Spiga ripercorre le sue sensazioni contrastanti in questo momento di solitudine e difficoltà per tutti
Dentro di me ho una forte sensazione di divisione, separazione. Proprio ora che tutti noi attendiamo il via alla ripartenza della nostra vita senza autocertificazioni, senza sensi di colpa. Da dove viene questo sentimento che mi schiaccia il petto e mi fa mancare l'aria?
Dovrei essere felice di riappropriarmi della mia vita al di fuori dalle quattro mura domestiche. Forse il problema è tutto li. Cosa fare ora? Sono pronta? Penso che questo stato d'animo sia il frutto degli avvenimenti degli ultimi tre anni. Dopo la corsa alla guarigione per un carcinoma che mi ha costretta a dividermi da una parte del mio corpo, dopo due interventi importanti, mi stavo finalmente occupando dei miei interessi fuori casa e ad un tratto tutto è svanito a causa di una pandemia. Stare a casa in salute non è paragonabile alla cura di un cancro, mi son detta. E allora cosa mi frena? Ho deciso di andare per esclusione, di ringraziare fortemente per tutto ciò che ho e che è presente nella mia vita.
Ad esempio avere una vita da vivere, cosa non scontata. Ho la vicinanza di mio marito, mio figlio e la sua nuova famiglia. Ho mia madre, i miei fratelli, le amiche pronte a fare squadra anche per me. Dovrei lasciar scivolare semplicemente la vecchia vita ed aprirmi alla nuova con rinnovata fiducia giornaliera. Vivere l'oggi, il presente che è tutto ciò che esiste.
Ho sicuramente tanto ancora da imparare, tante esperienze da vivere e condividere, tanto da donare.