Bra Day Italy Cagliari

Bra Day Italy Cagliari

  • di Redazione
  • 23 Ottobre 2019
  • Luce della stessa luce!

Appuntamento speciale per la rubrica di Irene Spiga "Luce della stessa luce!" che si arricchisce di un contenuto speciale, con un'intervista andata in onda sul programma Buongiorno Regione Sardegna del 16 ottobre 2019

Il 16 ottobre si è svolta la giornata dedicata alla ricostruzione del seno al Policlinico Duilio di Monserrato.

Rientra nel mese della prevenzione del tumore al seno che io sponsorizzo da sempre, prima della mia diagnosi funesta di carcinoma al seno destro.

Sul mio cellulare appare una chiamata dal reparto di chirurgia plastica del Policlinico ed il mio cuore per un attimo smette di battere, sarà la chiamata per la ricostruzione del capezzolo?

Vorrebbe dire chiudere un cerchio di dolori e passioni, di attese e rinvii. Mi invitano a testimoniare sulla ricostruzione Lembo Diep a cui son stata sottoposta dallo staff del Prof. Figus lo scorso marzo. Respiro, ed accetto in nome della divulgazione, affinché le donne siano informate e possano scegliere dove e come avere le cure congeniali a loro.

Sono molto emozionata, impreparata a parlare davanti ad una telecamera e soprattutto impreparata al mio sentire, rivivere i momenti bui della chemio, i ricordi delle lunghe attese dove mi facevano compagnia visualizzazioni, meditazioni e mantra, dei giorni di degenza per la mastectomia prima e della ricostruzione poi. Ad un tratto mi rendo conto di non aver superato il percorso cure e riabilitazione. Mi son concessa poco spazio per me? Non mi son soffermata nell'elaborazione del lutto del mio seno destro?

Non ho sviscerato le cause, i dolori dell'anima che hanno permesso alle mie cellule di ammalarsi ed aver il sopravvento su quelle sane?

L'intervista pare sia andata bene, la giornalista è stata chiara nel far domande, in fondo, bastava rispondere serenamente e raccontare i fatti.

La mia anima diversamente ne è uscita a pezzi, felice di aver divulgato, speranzosa di aver aiutato altre donne, ma pur sempre divisa in mille schegge, da ricompattare nuovamente con pazienza, gentilezza.

Certo, l'ho detto mille volte e in mille modi, la malattia si può affrontare e vincere, si può fare.

Ho deciso di darmi del tempo e sfruttare le occasioni che mi vengono date, come il giocare (eufemismo) a calcio a 5 con le grintose ragazze di Mai più sole e scrivere sul loro Blog, di ballare Afro e seguire un corso di scrittura creativa sponsorizzati dalla Fondazione Taccia.

Ho deciso che ho tempo, che la morte a causa del cancro non mi avrà, che verrò magari "stirata" da un'auto mentre sfreccio con la mia bici rosso Ferrari, che la mia anima mi creerà altre opportunità per sperimentare esperienze, di quelle che ti danno adrenalina buona, empatia con gli altri, che mi farà specchiare con persone che seguono la mia stessa evoluzione, che hanno voglia di viaggiare per vedere i modi di vivere nel mondo, nello stare al mondo. Ecco! Ho deciso che voglio starci in questo mondo.