Cherish good and bad

Cherish good and bad

  • di Redazione
  • 29 Dicembre 2017
  • La collana di perle di Giulia

Continua l'appuntamento del venerdì con la rubrica curata da Giulia Muntoni, "La Collana di Perle di Giulia"

Ci muoviamo in questo mondo come se avessimo tutto il tempo che vogliamo, come se essere eterni fosse un diritto e il fatto che ogni notte sopravviviamo ad un nuovo giorno non fosse un miracolo. Ma non abbiamo idea. Anche quando accettiamo la fragilità, il dubbio, il dolore fisico, e crediamo di capire le dinamiche di vita e morte, comunque non abbiamo idea. Di quanto sia sottile il filo a cui siamo appesi. Ignoriamo che i nostri corpi saranno le mappe più accurate che potremo mai consultare. Che ogni livido, ogni cicatrice rimarrà, anche quando ormai sarà invisibile, e sarà chiamata in causa quando restituiremo il nostro corpo. E comunque dobbiamo prenderci cura del nostro giardino lo stesso, è troppo importante. Strappare le erbacce e costruire il recinto, senza garanzie che una tromba d'aria non annulli ogni sforzo domani. Accettare la sfida di restare sani di mente nonostante la pazzia di questa vita. Accettare la siccità e pregare per la pioggia. Accettare il silenzio e la pesantezza del cuore a dispetto del nostro amore per la musica. E che a volte niente serve a niente. E, se pure troveremo nuova forza nei giorni di gioia, sarà da quelli di tormento che impareremo a sopravvivere.